La Segreteria Provinciale di Imperia del Partito Rifondazione Comunista interviene sugli aumenti delle tariffe idriche sul territorio imperiese.
“Si sta avverando ciò che avevamo preannunciato circa gli aumenti delle tariffe. Dopo la liberalizzazione delle forniture elettriche, con aumenti non indifferenti, ora tocca a quelle dell’acqua.
Saranno rincari, anche retroattivi per il 2016, che nel prossimo triennio faranno aumentare sino al 40 % in più l’esborso che i cittadini della Provincia (a maggioranza di centro-sinistra) dovranno pagare per l’acqua potabile, dopo che la Provincia aveva deliberato il passaggio di tutti gli impianti alla società Riviera Acqua.
Continuano a propagandare che le tasse in Italia sarebbero diminuite. Ma dove li vanno a trovare questi dati i signori del Governo? Le uniche cose che diminuiscono sono il potere di acquisto dei lavoratori e pensionati a reddito fisso e che da anni non ricevono aumenti! La conseguenza sarà che anziché il rilancio dei consumi interni e quindi delle produzioni dell’occupazione, avremo una nuova stretta sulla borsa della spesa. Occorre invece tutelare le fasce medio basse dei redditi e quelle dei bassi consumi.
Con i soldi che lo Stato spende per le inutili grandi opere si potrebbero finanziare il rinnovamento degli impianti idrici, delle fognature, della depurazione nella nostra Provincia. Tante piccole e medie opere che potrebbero rilanciare il lavoro e l’occupazione nella nostra Provincia, che ha un tasso di disoccupazione, sopratutto giovanile e femminile, fra i più alti in Italia e in Europa. Una Provincia, quella di Imperia, che, come tante altre, ha un Consiglio Provinciale non eletto dai cittadini ma nominato da Consiglieri Comunali.
Questa è la ragione per cui Rifondazione Comunista, con i propri Consiglieri Comunali, non parteciperà alle prossime scadenze per il prossimo rinnovo del Consiglio Provinciale, fintanto che il voto non sarà ridato ai Cittadini”.
Partito della Rifondazione Comunista
Segreteria Provinciale di Imperia