È stato presentato oggi, giovedì 4 maggio, alla sede di Confindustria di Imperia, il sito web “OfficinaImperia”, un portale dove sono raccolti tutti i progetti architettonici e paesaggistici per una riqualificazione urbana e ambientale della città. L’iniziativa è nata in collaborazione con l’amministrazione Comunale, in particolare l’assessorato al Commercio, Confindustria, l’università RMIT di Melbourne, il politecnico di Milano e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Imperia.
Presenti il sindaco Carlo Capacci, l’assessore Maria Teresa Parodi, il direttore di Confindustria Paolo della Pietra, il professore Mauro Baracco, e il presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Panebianco.
Clicca qui, per visitare il sito web.
PAOLO DELLA PIETRA, DIRETTORE CONFINDUSTRIA IMPERIA
“Noi riteniamo che un’associazione di categoria non debba guardare le proprie imprese associate, ma debba innanzitutto guardare al territorio su cui queste imprese lavorano, ai propri dipendenti nel quale vivono.
Il territorio è fondamentale perhè si possono creare le basi per ampliare le proprie aziende e per fare venire imprese anche dall’esterno.
Soprattutto questo progetto permette di delineare una nuova visione del nostro territorio e dal punto di vista concreto, come noi stiamo cercando di fare ad esempio con il Polo Tecnologico , attirare anche imprese dall’esterno, che possano venire a lavorare, ad operare nel nostro territorio in quanto una qualità che abbiamo sicuramente sugli altri è la qualità della vita.
Va bene fare dei progetti, dare delle visioni, dare degli input a prescindere anche da un livello concreto per migliorare la nostra città, dove vivono i lavoratori delle nostre imprese, dove operano e cercano e vogliono crescere le nostre aziende”.
CARLO CAPACCI
“Rappresenta una filosofia, una visione del futuro, una delle tante. La apprezzo particolarmente. Cos’è Officina Imperia? E’ la raccolta di idee di tanti studenti di architettura che hanno visitato la nostra città e hanno buttato già degli schizzi che rappresentano la loro idea di città del futuro. Per me la città del futuro è una città ecosostenibile, economicamente produttiva, inserita in un Paese in cui le norme per quel che riguarda l’industria 2.0, la tecnologia, i software, sia chiare e siano assenti come in questo momento e per tanto vi siano le condizioni per attrarre investitori sul nostro territorio e creare posti di lavoro. E’ quello che succede negli altri Paesi, non è corretto perdere questo treno. Si sta commettendo un grosso sbaglio, questo è anche un messaggio ai nostri governanti, normate le nuove tecnologie per attrarre nuovi investitori.
Questa non è una progettazione di interventi, una progettazione di idee, serve a dimostrare che la nostra città, a seguito di una serie di investimenti può diventare una città accogliente, moderna, nella quale molti potrebbero venire a investire i loro soldi, creando posti di lavoro”.
MARIA TERESA PARODI
“Il fine di questo progetto, di quest’idea, è utilizzare la cultura per una visione a grande scala della città. Rivolta si a livello cittadino, ma soprattutto a livello internazionale. È importante far vedere Imperia e tutte le potenzialità per attrarre e seguire dall’esterno. L’architettura, quinfi gli architetti, il lavoro che viene fatto dalla pianificazione, dalla visione, degli architetti è fondamentale per individurare soggetti che abbiano interesse a sviluppare la loro attività su Imperia, capendone le opportunità”.
MAURO BARACCO
“Questo website è uno dei risultati dei lavori che sono stati fatti in questo anno nel laboratorio di Officina Imperia. E’ un modo per fare il punto della situazione su ciò che è stato fatto a partire dal marzo del 2016, ma anche un modo per rendere visibile internazionalmente, nella rete, tale progetto, significativo, rilevante. Non si parla solo di Imperia, ma di un ambito internazionale.
Questo progetto ha grandi potenzialità. Imperia è una città che ha delle caratteristiche simili ad altre città del mondo, ma alcune peculiari. Ad esempio Imperia ha un patrimonio di archeologia industriale dismesso, inutilizzato, anche recente, che ha creato dei vuoti urbani. Vedi Agnesi, Italcementi, Salso. Allo stesso tempo Imperia ha avuto di recente lo spostamento della linea ferroviaria e tutto ciò apre quelle questioni interessantissime, seppur complesse. Io lo so che a Imperia si parla di pista ciclabile, ma la pista ciclabile, che è ben voluta e ben accetta in realtà in se è un pò come sminuire le potenzialità che Imperia ha. Con il cambiamento e rilocalizzazione della linea ferroviaria si apre un mondo dalle potenzialità enormi. Parlo di tutti gli edifici attigui alla ferrovia, le stazioni, i depositi, che insieme all’archeologia industriale di cui parlavo prima crea un mondo potenzialmente riqualificabile, ma solo se si hanno delle visioni a livello ampio e non ristrette. Non si deve ragionare lotto per lotto, ma come città e territorio.
Parlavo con Confindustria e con il Comune sul fatto che ci sia la possibilità di portare il progetto Officina Imperia in alcune conferenza del mondo e paragonarlo con Cambridge, con New York, con Melbourne o Barcellona. Nomino queste città perché c’è la possibilità di partecipare con i miei colleghi e con le mie reti di contatti in maniera effettiva.
Officina Imperia ha la possibilità di riqualificarsi attingendo alla qualità tipiche del territorio, si parla di agrolimentare di qualità, di una città con attività nautiche, marittime. Potenzialità che Imperia ha più di Cambridge. Quello che si è fatto l’anno scorso è solo l’inizio. Parliamo di progetti imprenditoriali a medio, lungo termine”.
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