“Si rimane incantati di fronte a un campo fiorito di lavanda”. Con queste parole Simona Cotta, 39enne imperiese, racconta ciò su cui ha investito la sua vita. Grazie alla creatività e alla formazione nel marketing, infatti, è riuscita ad avviare e a portare avanti con successo un’azienda nell’entroterra imperiese, precisamente a Pantasina, che vede la lavanda come la protagonista principale.
Dopo aver trascorso un periodo all’estero, Simona ha deciso di far ritorno alla sua città natale e di continuare la tradizione di famiglia, inserendosi nell’azienda “Cotta Giuseppe”, produttrice principalmente di olio. Nel 2009, però, spinta da una grande voglia di sperimentare e creare qualcosa di nuovo, Simona ha deciso di puntare sulla lavanda, creando la Essensé Biocosmesi, un’azienda di prodotti biologici a base di lavanda, in continuo sviluppo.
COME È INIZIATO IL TUO PERCORSO NEL MONDO DELLA LAVANDA?
“Ho continuato il percorso avviato dalla mia famiglia, iniziata con i miei bisnonni e portata avanti dai miei nonni, mio zio e poi mio padre. Ora io e mia sorella Monica continuiamo l’attività di produzione di olio e, in particolare seguita da me, della lavanda. La produzione di olio extravergine di oliva è il filone più tradizionale, ma ho voluto sviluppare la coltura della lavanda per provare qualcosa di diverso, per sperimentare. Inizialmente era un po’ un gioco, non pensavo che avesse questi frutti”.
HAI SEMPRE VOLUTO PORTARE AVANTI L’AZIENDA DI FAMIGLIA?
“In realtà dopo la laurea in Economia e Commercio ho girato molto e ho vissuto anche all’estero per alcuni periodi. Proprio queste esperienze hanno fanno maturare in me la consapevolezza che le mie radici erano in Italia e che la qualità della vita è decisamente migliore qui rispetto al resto del mondo. Tutti i miei colleghi e amici mi dicevano: “Ti invidio, l’Italia è stupenda. Non capisco perché non torni a vivere lì”. Avevo circa 28 anni quando ho deciso di tornare e non mi sono pentita”.
COME SI PUÒ USARE LA LAVANDA?
“È questo il bello. Con la lavanda le possibilità sono infinite e posso lasciar andare sia la mia creatività sia le mie conoscenze nel marketing. Da quando è nata l’azienda Essensé Biocosmesi, nel 2009, ho iniziato a sperimentare su più campi. Prima nell’azienda agricola di famiglia la lavanda era usata solamente per la produzione dell’olio essenziale, ma ho voluto fare di più avviando il mio progetto personale, ampliando il mercato. Inizialmente mi sono concentrata sui prodotti per l’ambiente, diffosori di profumo, prodotti per la casa. In seguito ho avviato il filone della cosmesi biologica”.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI UN PRODOTTO COSMETICO BIOLOGICO?
“I prodotti biologici sono composti da ingredienti 100% vegetali, oli vegetali, principi attivi, oli essenziali e idrolati. Quindi solo materie prime derivanti da piante. Abbiamo ottenuto il certificato da un ente specializzato in prodotti biologici che ogni anno viene a verificare di persona il nostro modo di produrre”.
QUALI DIFFICOLTÀ HAI INCONTRATO?
“È stato un “learning by doing”, ho imparato facendo, tramite tentativi. Ho iniziato piano piano, anche testando il mercato per verificare se ci fosse domanda e abbiamo avuto subito un grande feedback. Questo mi ha spinto a continuare e a investire gradualmente di più. Ora il campo di lavanda si estende su 10 mila metri quadrati, oltre ad altri 3-4 mila metri di colture minori come la rosa, il rosmarino, o la salvia. Nel periodo tra giugno e luglio la lavanda fiorisce ed è uno spettacolo incredibile. L’azienda è aperta e visitabile, oltre ad essere un punto vendita diretto.
Abbiamo poi creato un laboratorio di cosmetica nostro, per evitare di affidare la produzione a terzi. Questo ci è costato grandi sacrifici, ma ci ripaga con la qualità. Continuo costantemente a fare ricerca ed aggiornarmi”.
HAI GIÀ IN MENTE QUALCOSA DI NUOVO?
“Sì, mi sto concentrando sui profumi, un campo vastissimo, per cui sto studiando molto. Mi sono appassionata di profumeria alcolica, artigianale e artistica, ma ancora è un progetto in fase di costruzione”.
PER MOLTI INVESTIRE SU IMPERIA SAREBBE UNA SCELTA AZZARDATA, SECONDO TE È COSÌ?
“Credo che la crisi che sta attraversando Imperia sia quella che sta attraversando tutta l’Italia così come l’Europa intera. Il vecchio continente si deve confrontare con le economie emergenti. Non credo quindi che Imperia sia penalizzante, anzi, offre molte più possibilità di altre città perché lascia più spazio di manovra. Inoltre, dà molta soddisfazione pensare di star contribuendo alla crescita del proprio territorio, portando avanti una tradizione di famiglia e creando qualcosa di mio, nuovo e innovativo”.
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