“La mia vita è cambiata dopo che i miei genitori hanno fatto quell’esposto”. Inizia così il drammatico racconto di T.G., 48 anni agente di commercio, oggi in aula del tribunale di Imperia in qualità di vittima di stalking da parte del suo vicino di casa. Una vicenda che risale nel tempo e che ha visto già condannare il suo stalker, A.M. ex meccanico, ben due volte dal 2009 ad oggi. Tutto ebbe inizio quando i genitori dell’uomo fecero un esposto in comune perché nel terreno confinante, venduto dagli stessi alcuni anni prima, stava sorgendo una mega villa da 300 mq su un terreno di poco più di 800 mq.
Dopo alcune verifiche del comune venne accertato che si trattava di un abuso edilizio e che la villa era stata costruita su un terreno agricolo e sotto vincolo ambientale. Il manufatto venne così fatto demolire dall’Ente ma per T.G. e la sua famiglia iniziò un incubo. Minacce, ingiurie, danni alla macchina in più occasioni hanno portato appunto alla condanna del vicino di casa ma ciò non è servito a placare il senso di rivalsa dell’uomo. L’ultimo episodio di minacce si sarebbe verificato nel luglio del 2016 da cui è nato il processo svoltosi questa mattina, dinnanzi al giudice Alessia Ceccardi, che è stato rinviato al prossimo 26 febbraio, quando la vittima e la sorella deporranno.