“Appare ormai palese quanto sia scarsa l’informazione che ruota sul biodigestore e quanto sia troppo semplicistico e poco riguardevole, prendere decisioni a discapito dei cittadini in generale, ma in primo luogo sugli abitanti del comune di Taggia e di Sanremo. Si rende necessario relazionare tecnicamente il nostro “no al biodigestore” e ce ne scusiamo per l’indispensabile lungaggine – scrive l’Associazione Ambiente e Salute Sanremo Taggia, nella nota stampa.
“Perchè sono chiamate Bio? Bio significa Vita e richiama un’origine naturale, anche il carbone ed il petrolio sono di origine naturale. Il termine Bio viene attribuito per dare una valenza positiva e naturale a questo tipo di impianti in modo da poterli ascrivere nel mondo della “green economy” economia verde.
Le centrali a Biogas come funzionano? (Biodigestore) Funzionano attraverso un processo di: fermentazione, digestione, metanizzazione della materia vegetale/animale attraverso la digestione anaerobica (processo in mancanza di ossigeno con aggiunta di aditivi per accelerare la digestione del prodotto) , che produce gas (simil-metano) e digestato (liquame). Il gas captato dalle vasche di fermentazione viene messo in congeneratori dove subisce un processo di combustione, dove una turbina a gas produce energia elettrica.
A chi servono queste centrali? A imprenditori che realizzano l’opera, per beneficiare di generosi incentivi statali previsti per le “fonti rinnovabili”, senza incentivi statali verrebbero meno la ragione economica di questa attività. In generale vi è da parte degli enti, istituzioni società, la propensione a queste centrali, per il trattamento dei rifiuti, infatti la frazione organica dei rifiuti solidi urbani è per decreto ministeriale equiparata alle biomasse. I cittadini pagano più volte: con i soldi per gli incentivi,con le tasse per lo smaltimento dei rifiuti e CON LA SALUTE.
Cosa è il biogas? Quali rischi per l’ambiente? La composizione del biogas prodotto dal biodigestore, è fatta principalmente da metano 55/65 %, anidride carbonica 35/45 %, azoto 1%, e componenti minori come quali idrogeno solforato, composti dello zolfo, silossani e ossidi di azoto che interferiscono sullo strato dell’ozono stratosferico, sull’effetto serra e sul peggioramento della qualità dell’aria locale specie se in presenza di discariche a cielo aperto.
Agli effetti delle emissioni di composti nocivi vanno sommati quelli che riguardano i COV ( composti organici volatili) responsabili di odori molesti e le emmissioni causano sintomi di nausea e ipersensibilità. Nel biogas da discarica e da fanghi, se adoperati per alimentare la centrale stessa, potrebbero avere concentrazioni di Cov che variano da 46 a 173mg/m3 e da 13 a 268mg/m3 con composti alogenati da sostanze contenenti cloro, bromo, fluoro, e composti organoclorurati.
La combustione di biogas, direttamente da digestione anaerobica non naturale ( che non vogliamo), oltre ad immettere nell’atmosfera CO2, causa la formazione di polveri sottili, (pm10), fini (pm 2,5) e ultrafini(pm 0,1). Le quantità annue di inquinanti immessi in atmosfera sono rilevanti: tonnellate di sostanze pericolose come ossidi d’azoto e zolfo, che producono piogge acide. Sulla base del biogas bruciato, (circa 8,5 milioni di mc) e del contenuto medio in metano (tra 50/60%), si può affermare che un congeneratore di quasi 1MW ( Megawatt), brucerà un quantitativo di metano equivalente a quello di circa 1500 case di oltre 100m2 di superficie, (consumo annuo di circa 1600 metri cubi) con concentrazioni in una sola zona, già devastata da 6 lotti di discarica..
Cosa ci dice e cosa è l’epigenetica? Perchè si parla di pericoli per la salute? Non è una parte della genetica, ma una scienza nuova che ci fornisce tutte le informazioni che provengono dall’ambiente, informazioni sugli inquinanti, e la trasformazione molecolare dell’aria che respiriamo e delle catene alimentari che interferiscono sul nostro DNA spingendolo a lavorare in modo diverso e dunque su cosa può succedere sulla salute umana. Patologie acute , infettive e parassitarie, aumento dell’asma, del diabete primo, delle malattie di kron, della sclerosi multipla, tutte patologie che nello studio molecolare, dimostrano con certezza come l’ambiente interferisce sul DNA, dando la certezza che non c’è malattia che non sia indotta dall’ambiente.
Detto questo, Ambiente e Salute diventano un connubio importante, che ci richiama al biodigestore e al biogas e all’inquinamento atmosferico, alle nanoparticelle e al particolato ultrafine, ovvero ai PM10, polveri sottili che si fermano in trachea, ma sopratutto al particolato PM2,5 e alle polveri più piccole PM 0,1 che vanno in contatto con le cellule e vanno in circolo colpendo “il sistema nervoso centrale”, dunque malattie come l’alzaimer, arteriosclerosi , ecc. un valido Motivo per dire NO AL BIODIGESTORE (che prevede un’altra discarica di servizio)…..ma si al Compostaggio Areobico , meno costoso, meno impattante per le nostre colline e per la salute umana, ma sopratutto naturale.
Esempio di Compostaggio Areobico di comunità (interamente naturale e da noi sostenuto), no biodigestore :
Sanremo abitanti 54.807
ton di umido da rifiuto stimato da una buona differenziata con giusti investimenti comunali, ton 4.300 /5.000
costo attuale di smaltimento dell’umido € 147 a ton
Spesa annua di smaltimento in media € 683.550 + trasporti
costo della macchina aerobica modulare €600.000 con copertura di circa 11.000 ton /annue il doppio di Sanremo con copertura di circa 145.000 residenti.
Umido da rifiuto da cucina in ingresso alla macchina aerobica, su 5.000 ton/anno esce in media 1200/1500 Ton/anno a seconda del grado di umidità in ingresso
Macchine costruite in Italia, non necessitano di spazi enormi, lavorano anche al chiuso, nessun miasma, nessun odore, nessuna forma di inquinamento, ma nessuna discarica di servizio come prevista dal biodigestore e nessuna distruzione di colline.
Parrebbe un problema di mancanza di volontà ed informazione”.