Condannato a 9 mesi di carcere e al pagamento delle spese legali di 1.900 euro. È questa la sentenza espressa dal giudice Russo questa mattina, mercoledì 10 maggio, in Tribunale a Imperia, nei confronti di A.M., 32enne (difeso dall’avvocato Alberto Pezzini), accusato di lesioni personali aggravate da futili motivi con recidiva.
La pena è sospesa. Il provvedimento è subordinato al pagamento del risarcimento danni, stabilito in 3 mila euro.
I fatti, avvenuti a Diano Marina, risalgono al luglio 2010, quando il 32enne, per motivi di gelosia, ha aggredito T.B., il nuovo fidanzato della sua ex ragazza, A. L., 26enne. L’aggressore, mentre era a bordo del proprio ciclomotore, ha travolto T.B. procurandogli un trauma distorsivo del rachide cervicale, un trauma contusivo alla mano destra e una ustione di 2° grado al polpaccio sinistro, da cui sono derivati 21 giorni di prognosi.
Durante l’udienza di oggi, è stata ascoltata la testimonianza della fidanzata della vittima, che ha raccontato la sua drammatica esperienza.
“A.M. mi insultava e mi minacciava perché l’avevo lasciato. Mi diceva che mi avrebbe fatto seguire da degli albanesi. Mi bloccava con lo scooter e per questo è intervenuto il mio fidanzato dicendo:”Che succede qui?”. A.M. ha così travolto il mio fidanzato, trascinandolo per alcuni metri, facendogli sbattere la testa sui bidoni della spazzatura. È stato trasportato al pronto soccorso e sono intervenuti i Carabinieri di Diano Marina. A causa di questo incidente ha perso il lavoro”.
Il PM Barbara Bresci aveva chiesto 9 mesi di reclusione, affermando: “A.M. ha volontariamente aggredito la parte offesa, centrando in pieno la vittima e trascinandola per una lunga traiettoria facendola sbattere contro un cartello stradale. La cessazione di una storia d’amore esclude i futili motivi”.