“Egregio Preside. In relazione al previsto accorpamento del Polo Imperiese presso Pietra Ligure e alle conseguenze sull’offerta formativa territoriale le OOSS esprimono le seguenti perplessità e richieste” – così Tiziano Tomatis, Nico Zanchi e Renzo Rizziero, rispettivamente sindacati di FP CGIL, CISL FP, FIALS, scrivono al Preside della scuola di scienze Mediche UNIGE, Proff. Mario Amore, a seguito della notizia dell’accorpamento dei Poli Didattici del Corso di Laurea in Infermieristica di Imperia e Pietra Ligure.
Il Polo, ubicato nel complesso Villa Spinola di Bussana, venne inaugurato in pompa magna il 20 febbraio del 2014, completamente ristrutturato e rinnovato.
“La struttura – scriveva l’ASL il giorno dell’inaugurazione – che è articolata su due piani per complessivi 750 metri quadri, si compone di 7 aule ampie e luminose destinate alle lezioni universitarie, modernamente attrezzate per le esigenze formative, con sistema di videoproiezione e teli motorizzati. E’ presente una biblioteca-studio con diverse postazioni informatiche a disposizione degli studenti, alcuni uffici per l’attività amministrativa ed un laboratorio attrezzato per le attività propedeutiche ai tirocini con manichini, presidi e attrezzature idonee a simulare nel dettaglio l’attività di assistenza sanitaria alla persona”.
All’interno della struttura tre corsi di laurea: infermieristica, fisioterapia e radiologia.
“Le motivazioni – scrivono i sindacati CGIL, CISL e FIALS nella lettera inviata al preside – parrebbero riferirsi alla cronica carenza di Professori di prima e seconda fascia “incardinati”, in grado di sostenere formalmente e didatticamente la permanenza delle sedi periferiche.
La Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche e il Dipartimento di Scienze della Salute in questi anni (ormai venti dall’attivazione del primo corso di Diploma Universitario), ha fortemente voluto e sempre sostenuto l’attuale collocazione territoriale del Corso di Laurea in Infermieristica e ciò ha permesso, oltre che eccellenti risultati nella preparazione teorico – pratica degli studenti, anche un’ampia e sostenibile possibilità di accesso e di frequenza, considerando le non poche difficoltà di spostamento che caratterizzano il territorio della nostra regione.
Il Corso di Laurea in Infermieristica è fra i più numerosi dell’Ateneo genovese: ogni Anno Accademico accoglie 350 nuove iscrizioni con una media di 1500 studenti in corso sul triennio.
Una drastica riduzione della sua collocazione nelle sedi periferiche, con conseguenze logistiche per gli studenti e le loro famiglie, nonché conseguenze didattico-organizzative per accogliere un così elevato numero di studenti nelle sedi residue, andrebbe a parere di chi scrive a determinare una ricaduta estremamente negativa sia in termini di immagine che di attrattiva formativa.
Le Scriventi OOSS, soprattutto nell’interesse dei cittadini che hanno diritto a professionisti preparati, motivati, che possano adeguatamente farsi carico di problemi di salute sempre più complessi, non può accettare una simile logica di depauperamento delle competenze esperte che in questi anni, spesso per pura buona volontà, si sono venute a formare.
Si richiede pertanto di mettere in campo tutte le azioni possibile per attivare il corso presso il Polo di Imperia, per le attività di tirocinio e per tutte le lezioni possibili sia del SSN che dell’Ateneo, analogamente a quanto previsto per gli altri corsi delle Professioni Sanitarie accorpati”.
I timori delle organizzazioni sindacali, purtroppo, sono stati confermati dal Preside della scuola di scienze Mediche UNIGE, Proff. Mario Amore:
“Nel condividere le preoccupazioni espresse dalle SS.LL. circa l’accorpamento delle sedi di Imperia e Pietra Ligure faccio presente come la riduzione dell’organico in termini professori universitari di I e II fascia venutasi a creare negli anni recenti è generalizzata a tutte le Scuole.
Relativamente alla Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche dell’Università di Genova sono state messe in atto, in accordo col Magnifico Rettore, le possibili misure volte a razionalizzare l’organico del personale docente per mantenere gli standard della offerta formativa ai livelli degli anni scorsi.
Le performance estremamente positive ottenute nei recenti sistemi valutativi della ricerca (ANVUR) della nostra Scuola fanno sperare in una prospettiva favorevole circa il reclutamento di personale docente nei prossimi anni.
Consapevole del disagio per la cittadinanza, assicuro che saranno utilizzati tutti gli strumenti possibili per incentivare l’offerta didattica. Saranno esposte e valutate in sede di Consiglio di Scuola le azioni da Voi proposte Ringraziando per l’attenzione invio i più cordiali saluti”.