In occasione della Festa di Primavera che si è tenuta questa mattina, giovedì 11 maggio alle ore 10, sulle fasce del prezioso Uliveto Sperimentale in Garbella ad Imperia, la Cumpagnia dell’Urivu ha messo a dimora due giovani piante di ulivo in onore di Sergio Lanteri, personaggio storico di Imperia, fondatore del Comitato San Giovanni e Presidente dell’ Accademia dello Stocafisso e non solo e la socia centenaria Emma Acquarone, esempio di cittadinanza attiva in ogni settore durante la storia della città e memoria storica vivente attiva in numerose associazioni quali la Croce Rossa, Fidapa, San Vincenzo, il Fai, l’Istituto di Studi Liguri.
Alla manifestazione finalizzata alla premiazione di personalità e istituzioni che si sono distinte per la salvaguardia della cultura e dell’ambiente ligure, erano presenti il presidente della Cumpagnia dell’Urivu Cristina Viano, il Presidente della Provincia Fabio Natta, il presidente dell’Unione Industriali Alberto Alberti, i soci dell’associazione, i premiati Sergio Lanteri e Emma Trasciatti Acquarone accompagnati dalla famiglia, il presidente onorario della sezione di Imperia dell’Istituto di Studi Liguri Adriano Amoretti, gli alunni delle scuole elementari della Classe VIª B del Tempo pieno Largo Ghiglia accompagnati dalle maestre e dalla dirigente Gabriella Badano, il Vice Parroco di Imperia Don Casella.
La Cumpagnia dell’Urivu da sempre impegnata nella cultura delle tradizioni e nella tutela del territorio ha voluto sottolineare alla presenza del Presidente della Provincia Natta l’importanza dell’ Uliveto Sperimentale offrendo di continuare a collaborare per promuovere questo sito unico.
“Si tratta di un patrimonio olivicolo che per la Liguria ha un valore inestimabile, perché anche all’olivo, e in misura considerevole, è legata la bellezza del paesaggio che attrae, in ogni stagione, correnti turistiche essenziali per l’economia regionale; e perché l’oliveto, che in gran parte della regione ricopre colline e montagne come vero e proprio bosco, ha funzioni idrogeologiche, ed anche climatiche, di primo piano; ed infine perché la scomparsa dell’olivo segnerebbe, nelle zone in cui nessuna altra coltura agraria è possibile e in cui lo stesso bosco trova difficoltà nello sviluppo per la scarsità di piogge e in particolare per la estrema siccità estiva dell’ambiente, la definitiva scomparsa della popolazione agricola. “
Ecco l‘intervento del Presidente della Provincia Fabio Natta: “Il riconoscimento dato a questi personaggi è importante non solo in quanto tale ma anche per il luogo dove questa premiazione sta avvenendo: che avvenga in questa realtà è significativo da tanti punti di vista. Lo stato in cui si trova l’ Uliveto è evidente e non possiamo fare finta di niente. Questa struttura è di proprietà di un Ente, La Provincia, che ha un presente incerto ed un futuro ancora più incerto e che soprattutto non ha risorse. Nel caso specifico dell’ Uliveto Sperimentale la Provincia ha difficoltà perché non ha più funzioni legate all’Agricoltura e si trova così in un limbo indefinito e la vita stessa dell’oliveto è incerta pero’ c’è una cosa certa: la destinazione di questo gioiello anche del cuore.
La nostra amministrazione, rinnovata ieri ma confermata in gran parte ha detto in maniera forte e chiara che l’oliveto sperimentale deve essere tutelato e valorizzato e qualsiasi altra destinazione diversa è da escludere. E’ esclusa la vendita.
Sarebbe un torto alla città , al territorio. Non ci limitiamo a dire non lo vendiamo ma abbiamo approvato di recente un regolamento per l’utilizzo dell’Oliveto che va a evidenziare una serie di possibilità’ di modalità di utilizzo.
E’ evidente la destinazione agricola, valorizzazione della pianta di ulivo in tutte le sue forme, ma anche sociale, culturale ed educativo. Mi fa piacere vedere oggi tanti giovani qui e con il mondo della scuola stiamo cercando di sviluppare diversi progetti.
Il Regolamento e’ propedeutico alla emanazione di un bando che chiederà a chi ha buona volontà, soggetti veri come enti, associazioni che operano nel mondo dell’agricoltura, della cultura e del sociale sperando che ci sia una sinergia tra più’ enti, più soggetti per una gestione unitaria .”
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