A seguito delle dichiarazioni di Carlo Capacci sul comportamento del sindaco di Aurigo Luigino Dellerba, il primo degli eletti della lista “Terre di Ponente”, durante le elezioni provinciali che si sono tenute mercoledì 10 maggio, Dellerba risponde contestando le parole del sindaco.
“Vorrei rispondere al sindaco riguardo alle sue dichiarazioni sulle elezioni provinciali – afferma Dellerba – Per prima cosa devo dire che in campagna elettorale non si impongo ma si chiedono e poi si rispetta la decisone degli elettori. Il sindaco ha affermato che la sua campagna elettorale “è durata 5 minuti durante il Consiglio Comunale di lunedì 8 Maggio e non ho girato in lungo e in largo la Provincia per due mesi come altri hanno fatto”. Su questo punto vorrei dire, da sindaco, che durante i lavori del consiglio comunale bisogna discutere dei punti dell’ordine del giorno e non della campagna elettorale. Inoltre, se qualcuno si decide di candidarsi è normale che vada a parlare con coloro che andranno al voto, come ho fatto.
Capacci ha poi aggiunto: “Ho centrato l’obiettivo senza imporre a nessuno di votarmi e senza presidiare per 12 ore la Provincia durante la giornata di voto”. Ecco, riguardo a questo devo dire che forse il sindaco non sa che i rappresentanti di lista, quale sono stato io, con la delega ufficialmente allegata ai verbali di seggio, hanno il diritto e il dovere di presenziare senza disturbare nessuno, con la presenza della polizia che controlla che non ci siano comportamenti irregolari.
Infine il sindaco ha concluso dicendo: “Mi fa ridere il Consigliere Dellerba che si dice “dispiaciuto” per la mancata elezione di Alessandro Casano. Guarda che bastava che tre o quattro tuoi elettori votassero lui e non saresti stato dispiaciuto”. Confermo il mio dispiacere – conclude Dellerba – e dico che forse dovrebbe conoscere meglio la legge che dice che l’ultimo della lista perdente non può entrare a far parte del consiglio. Quindi anche se Casano avesse preso punti in più non sarebbe cambiato nulla, perché ci sarebbe stato uno spostamento di preferenze nella stessa lista. Solo nel caso in cui la lista Terre di Ponente avesse preso più voti dell’altra nel complesso, Casano sarebbe potuto entrare nel consiglio”.