Il coordinatore di Forza Italia di Imperia Antonello Ranise interviene a proposito delle considerazioni del consigliere Grosso (Imperia Bene Comune) sul bilancio recentemente approvato in consiglio comunale.
“L’ analisi di Grosso è spietata e ampiamente condivisibile. Tuttavia credo sia utile aggiungere alcune considerazioni “. Così Antonello Ranise che prosegue ” l’ Assessore Risso ha parlato più volte di un bilancio senza margini di manovra trincerandosi dietro la mancanza di risorse provenienti dal governo centrale. Una giustificazione poco convincente. Non mi sentirei però di attribuirgli responsabilità che ha solo in parte. Il problema è molto più ampio e nasce dalla composizione della stessa maggioranza che non va d’accordo su nulla, litiga su tutto e non è in grado di proporre una politica univoca ed efficace. Ciò appare ancora più evidente quando si tratta di fare delle scelte impopolari, come tagli a settori particolarmente sensibili (siamo ultimi in Liguria nella spesa per il turismo, per non parlare della cultura, e la pressione fiscale è già a livelli intollerabili a fronte dei servizi erogati). Mancano delle linee guida chiare e un progetto che non sia semplicemente un “tirare a campare”. Il primo obiettivo deve consistere necessariamente nel rilancio del Porto Turistico. Anziché continuare a scannarsi come puntualmente avviene in questi giorni, è fondamentale terminare al più presto il porto e renderlo funzionante e funzionale, come può e deve essere per diventare una fonte concreta di ricchezza e di occupazione.
Ricordo che la nautica è uno dei pochi comparti in espansione (+ 10% del fatturato nel 2016). Così mentre nella vicina Francia, ma anche in molte realtà italiane, il settore cresce, Imperia resta colpevolmente al palo. Poi è chiaro che ci sono state scelte sbagliate, vedi l’impiego del cosiddetto “tesoretto”, distribuito a pioggia per non scontentare nessuno e tenere in piedi la maggioranza… Intanto manca completamente la manutenzione, le strade e gli asfalti sono da paura, la città è degradata e anche la sicurezza inizia a venire meno. Il sociale è in grave sofferenza. Malgrado alcune lodevoli iniziative (ascrivibile in gran parte ai dirigenti e agli uffici sicuramente attenti e competenti), la quota destinata alla povertà continua a diminuire a fronte di una richiesta in continuo aumento. È necessario rivedere il regolamento dei servizi sociali, a cui già anni fa misi mano, e che va aggiornato ai tempi. Non ha senso dare un contributo continuativo sempre più misero e inconcludente. Si deve dare di più a chi ha realmente bisogno e sfrondare i rami secchi.
Si può eventualmente ritoccare la soglia di accesso all’Isee (che in alcune città è differenziata), incentivare una politica di inclusione sociale specie per i giovani, introdurre criteri di merito: sono solo spunti che mi riprometto di riproporre più approfonditamente. Ciò che è francamente stucchevole è dare sempre la colpa a chi “c’era prima”. Il PD è da anni al governo nazionale, l’ultimo governo di centrodestra a guida Berlusconi risale al 2011. La Regione è stata per dieci anni ininterrottamente governata dal centrosinistra, con una indegna politica di penalizzazione per il ponente a favore del genovese (a cui il Presidente Toti e la sua giunta stanno cercando di porre rimedio), a Imperia il centrodestra (amministrazioni Sappa e Strescino 1), non governa più dal 2012. Questo è il dato. Poi ognuno tragga che proprie conclusioni.