Dopo un vertice in Capitaneria tenutosi oggi alle 12:30 con tutti i soggetti interessati, è stata decisa la linea da tenere per la bonifica dell’inquinamento ancora presente nel bacino portuale di Porto Maurizio, riassumibile nei seguenti punti:
impiego di barriere contenitive più efficaci;
ulteriore restrizione dell’area di contenimento;
qualora necessario, impiego di skimmer o mezzi simili di rimozione meccanica;
Tutte le spese per attuare queste misure saranno a carico dell’armatore dello yacht che ha causato l’inquinamento. A quest’ultimo è stata notificata un’ulteriore diffida affinché provveda entro 48 ore.
“Spiace rilevare – dichiara il Capitano di Fregata. (CP) Luciano PISCHEDDA, Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Imperia – l’inaccettabile omissione nel segnalare l’incidente, che ha creato un ritardo di ore nell’avvio del contenimento dell’inquinamento, ampliando così l’area portuale interessata. Un’omissione che non è servita a garantire l’impunità, dato che già nella serata del 10 maggio i responsabili erano stati identificati dai militari della Guardia Costiera.”
Infatti, benché l’incidente sia avvenuto in tarda mattinata del 10 maggio, nessuno dei responsabili ha avvisato la Capitaneria di Porto, che è intervenuta d’iniziativa ed a seguito della segnalazione di alcuni cittadini. Nell’intero bacino permane il divieto precauzionale di pesca, balneazione e prelievo d’acqua per qualsiasi tipo di attività.