Si è tenuta questa mattina la seconda udienza sulla causa civile della famiglia di Sergio Salvagno contro l’americano William Mc Inness, l’uomo che, durante lo sbarco dei pirati, nel corso delle Vele d’Epoca, sparò il razzo ferì gravemente l’agronomo imperiese, rendendolo inabile.
Per quanto concerne la prima udienza, era stato necessario un rinvio in quanto la prima assicurazione del Mc Innes, la Pantenius, non era intenzionata a pagare, giustificando la non copertura del danno come “atto improprio” e lo stesso Mc Inness aveva quindi chiamato in causa altre due assicurazioni di cui è titolare.
Per questo motivo il giudice ha dovuto acquisire nuove testimonianze in sede civile ascoltando le motivazioni delle altre due assicurazioni chiamate in causa.
La difesa di Salvagno ha chiesto al giudice una provvisionale del 50 per cento per le spese mediche a Sergio, oltre ai danni quantificati dai periti.
Il processo è stato rinviato al 7 giugno per il conferimento dell’incarico al perito Giovanni Palumbo che dovrà stabilire l’entità del danno provocato a Sergio Salvagno dal razzo sparato da William McInness. Tutte e tre le assicurazioni si sono costituite in giudizio.
TITO SCHIVO
“L’udienza è stata rinviata al 7 giugno per il conferimento dell’incarico al dott. Giovanni Palumbo. La richiesta della famiglia Salvagno è del tutto legittima, ovviamente noi non ci siamo opposti e verrà fatta questa consulenza tecnica che stabilirà l’entità del danno che soffre il povero signor Salvagno. Mcinnes? E’ nella sua residenza all’estero. Tempistiche? Il procedimento è di natura sommaria, cioè dovrebbe avere una durata più breve di un procedimento ordinario, tanto che la prossima udienza è tra meno di un mese. Chiaramente ci sarà la consulenza tecnica e poi il giudice deciderà in base alle istanze del ricorrente e le contestazioni delle assicurazioni”.
ANNA MARIA CUZZOCREA
“Siamo contenti, l’udienza ha avuto un buon esito per il signor Sergio Salvagno e per i suoi congiunti. Tutte le parti si sono finalmente costituite, tutte le assicurazioni attualmente coinvolte nel giudizio. Eventuali eccezioni preliminari sono state respinte.
La prossima udienza sarà per il giuramento del CTU e quindi da li in avanti si potrà finamente definire la quantificazione del danno per il signor Salvagno e per i parenti.
Il giudice sicuramente li concederà due mesi, credo, per poter fare la relazione. Deve comunque visionare tutta la documentazione, cartelle cliniche, visitare il signor Salvagno e poi stendere la relazione. Per cui credo che due mesi siano necessari.
C’era stata una perizia nell’ambito del procedimento penale, però era una perizia che non dava quantificazione del danno. Era soltanto una perizia per valutare quali erano le conseguenze del fatto illecito commesso da Mcinnes, che però non parlava di quantificazioni.
Non ci sono state altre perizie. Sono passati due anni e quindi il giudice ha ritenuto opportuno rivisitare nuovamente il signor Salvagno e vedere se il danno si è stabilizzato”.
FULVIO SALVAGNO
“Arriveranno il ctu e due medici legali di parte. Uno per noi e uno per loro. Verranno a giurare, dopodiché decideranno il giorno che vogliono visitare Sergio per decidere di quantificare il danno, se è permanente.
Dopodiché ci sarà un’altra udienza e poi speriamo la sentenza.
Con mio fratello bisogna lottare tutti i giorni per mantenerlo com’è. Dall’ultimo intervento a gennaio, che siamo stati 10 giorni in ospedale, è stato fermo. Lui ha perso due mesi e oggi che siamo a maggio, da gennaio a maggio, comincia oggi a essere quello che era prima.
Spese mediche? La cifra precisa non la so, però fai un conto circa intorno al mille euro ogni mese, son 3 anni quasi. Fai il conto cosa ti è già costato e continuerà.
Non posso fare quello che vorrei, ad esempio vorrei portarlo su alla Maugeri, è una struttura a Pavia che a livello logopedico è un’eccellenza. Li ho contattati e logicamente tramite ASL mi hanno risposto “non puoi venire perchè siamo in un’altra regione. La priorità ce l’hanno quelli della nostra regione, puoi venire privatamente facendo il giornaliero”. Quindi dalle 9 alle 4 del pomeriggio chiedono 200 euro al giorno. Poi ti devi prendere una casa, per la notte, per la sera per un minimo di 3 mesi. Vogliono fare una cura intensiva per riuscire a valutarlo bene e vedere cosa si riesce ancora a recuperare.
Si parte dal presupposto che è un uomo di 50 anni. I neurologi che l’hanno visitato pensano che abbia dei neuroni dormienti che si possano svegliare ed aiutarlo a capire qualche cosa in più.
In questo momento capire più o meno capisce, però poi elabora come un bambino di tre anni. Lui non riesce a parlare, non riesce a scrivere e non riesce a leggere. La sua comunicazione è ridotta proprio ai minimi termini.
Lui poi è aprassico, quello che pensa non riesce poi a svilupparlo. Ha anche difficoltà a volte a capire che cosa ti vuol chiedere. È un’avventura. È tutto da creare, inventare e sperare. Se avessi più disponibilità cercherei di portarlo dove ho l’illusione che me lo possano migliorare”.