Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Marco Scajola in visita presso due aziende imperiesi.
Si sono svolte oggi, mercoledì 17 maggio, le visite al centro stampa Offset delle Grafica Amadeo a Chiusanico e alla Latte Alberti a Pontedassio da parte del Presidente delle Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Marco Scajola. Il governatore e l’assessore hanno potuto conoscere da vicino le due importanti realtà commerciali. Un’iniziativa da parte della Regione per manifestare la vicinanza e l’attenzione per le aziende del territorio.
GIOVANNI TOTI
“La Liguria ha una storia industriale importante, un presente industriale importante e un futuro industriale ci auguriamo ancora più importante. Abbiamo visitato due aziende di natura molto diversa, anche se poi una in parte faceva le etichette e l’altra faceva un prodotto e quindi difatti una filiera di produzione.
Questa è una delle eccellenze del ponente ligure, un prodotto alimentare peraltro anche in parte dando una mano all’agricoltura della nostra Regione, che è una delle eccellenze del nostro paese su molti campi e quindi direi che è un atto dovuto.
Il rapporto, contatto, ascoltare e vedere cosa fanno i nostri imprenditori vuol dire intraprendere la via giusta per costruire una Liguria di successo.
E’ dai bisogni delle imprese, dalle esigenze delle imprese e dai successi delle imprese che poi si crea occupazione e lavoro per tutti”.
Latte Alberti è intervenuta in soccorso ai produttori di latte genovesi dopo che Parmalat ha deciso di non ritirare più il loro latte.
“È un problema che parzialmente si è risolto anche grazie all’aiuto e la solidarietà di aziende come questa che hanno lavorato per valorizzare un prodotto tipicamente ligure come il latte di Genova e dall’altro occorre fare un grande lavoro affinchè questo prodotto, il latte crudo, diventi poi anche una produzione a valore aggiunto e quindi caseario.
Tutto quello che di tradizione ci sarebbe, che occorre lavorare, costruire a dimensioni di azienda adatto, mettere in filiera i produttori e costruire dei percorsi di salvataggio, ma anche mi auguro di sviluppo.
Non è sempre facile, le dimensioni delle nostre piccole e piccolissime imprese talvolta sono inadeguate allo scontro della concorrenza però dove ci sono centri di eccellenza come questi che riescono in qualche modo in parte a compensare in pare aiutare e magari in parte anche stimolare produzioni come quelle, penso che siamo sulla strada giusta”.
IL PATRON DELLA LATTE ALBERTI ALBERTO ALBERTI
“Noi siamo contenti, sono assolutamente contento. Questa cosa mi gratifica effettivamente io, ma i collaboratori che ho intorno, mio figlio e tutti gli altri, in questi ultimi 3 anni abbiamo fatto parecchie cose nuove.
Questo fatto ci porta fuori dai confini storici dell’azienda e comincia a trovare anche un riscontro a livello di conoscenze che arriva anche in Regione.
Noi stiamo lavorando su Genova, stiamo lavorando ornai intensamente sul basso Piemonte e questa cosa, unita appunto al fatto che vediamo che c’è un ritorno di immagine da parte anche di rapporti con queste persone come può essere il Presidente della Regione, indubbiamente ci fa piacere.
La vicenda Parmalat ha fatto salire alla ribalta la Latte Alberti che si è presa in carico di ritirare il latte di quei produttori.
“Questa cosa è stata fatta in maniera un po’ fortunosa, ma c’è del lavoro dietro. Noi eravamo già su Genova e ci stavamo preparando. È capitato quest’evento, che da Parigi non han capito niente, e hanno commesso un errore gravissimo perché hanno avuto un danno sicuramente 100 volte superiore al beneficio che hanno ricavato di non ritirare più latte dalla vallata genovese.
Noi eravamo da quasi un anno presenti in zona, per noi è stato naturale, era quasi naturale il fatto che ci prestassimo a dare una mano a queste persone. Siamo un’impresa, non siamo una Onlus, però quando si riesce diciamo con un investimento estremamente contenuto si riesce a fare ‘del bene’ lo abbiamo fatto ancora più volentieri”.