“I giardini Toscanini fanno impressione, le strade sono piene di buche e rattoppi, i portici hanno pavimenti rattoppati con il cemento, l’impero non è stato pulito. Siete orgogliosi di questa città di cui vi vantate di essere gli amministratori?”. Così si esprime Marco Pesce, creatore del gruppo Facebook “Osservatorio su Imperia”, rivolgendosi direttamente al sindaco e agli amministratori della città.
“Osservatorio su Imperia” è una pagina nata nel 2010 allo scopo di segnalare criticità sul territorio dal punto di vista del cittadino, che ha fatto da apripista ai numerosi gruppi che adesso esistono sul web.
“Mi rivolgo al Sindaco e a tutti gli amministratori di maggioranza e di minoranza: oggi ho attraversato i giardini Toscanini, era tanto che non lo facevo. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A parte la buca nel pavimento che a momenti mi fa cadere, è lo stato generale che fa impressione, scritte ovunque ad opera dei writers, scalini rotti, giochi assenti, rivestimenti mancanti, marciapiedi infestati dall’erba. E così è tutta la città, la mia sarà una deformazione dovuta al fatto di guardare Imperia con gli occhi di “Osservatorio su Imperia”, ma Voi dove abitate? Non attraversate mai a piedi la città? E i vostri cari e amici non vi dicono nulla? Vorrei porvi una domanda: “Siete orgogliosi di questa cittadina di cui vi vantate di essere gli amministratori?”
Le strade sono piene di buche e rattoppi; i portici, salotto buono di Oneglia, hanno i pavimenti rattoppati col cemento dove le mattonelle saltano; nell’Impero (che non è stato pulito) le canne sono più alte degli argini, e per fortuna, grazie a una stagione invernale mite e asciutta, non sono stati riportati danni. Qualcosa si è mosso con l’istituzione della squadra di operai guidati da Daniele Cimino, ma è ancora poco, la città è in stato di abbandono, non si vede un vigile urbano in giro: Una volta se avevi bisogno di una informazione, di aiuto o di quant’altro sapevi che in Piazza Dante ne trovavi sempre uno, ora l’unica presenza costante sono i clochard, che a qualunque ora del giorno importunano la gente con richieste di denaro; in ultimo ci mancava chi lavasse i vetri al semaforo, bene da poco abbiamo anche quello in cima a via Pirinoli. E adesso tacciatemi di razzismo, se tale accusa vuol dire difendere i diritti dei cittadini, allora lo sono. Ma forse non leggerete nemmeno questo sfogo, troppo impegnati a dividervi e riunirvi in frazioni e sottofrazioni di partiti che ormai non rappresentano più nessuno. Io credo che la misura sia colma. Ma sopratutto non provate vergogna?”.