In vista della prossima conclusione dei lavori di riqualificazione di Via Cascione, finalizzati all’istituzione della ZTL, si calmano le acque anche sotto il profilo del contenzioso legale: gli avvocati degli oppositori hanno infatti depositato presso il TAR istanza affinché lo stesso dichiari la improcedibilità del giudizio, con richiesta di compensazione delle spese.
Questa decisione può essere considerata come la fine delle “ostilità” che hanno interessato i lavori di valorizzazione della via in questione; la motivazione dell’istanza è la sopravvenuta carenza di interesse ad agire, considerando che ormai l’intervento contro cui si ricorreva è quasi concluso.
La stessa decisione è stata accolta di buon grado anche dall’amministrazione. L’Assessore ai Lavori Pubblici Guido Abbo commenta: “Anche se la motivazione dell’istanza è tecnica, la accolgo volentieri come un segnale di distensione, non solo nei confronti del Comune, ma spero soprattutto fra sostenitori ed oppositori della pedonalizzazione di via Cascione. Sono convinto che tutti vogliamo il bene della via e della Città; i lavori in corso hanno causato disagio e richiesto un sacrificio notevole ma ora guardiamo al futuro: la via è quasi finita ed è bellissima, e spero che cittadini e commercianti se ne impadroniscano per goderne nel migliore dei modi. Auspico che tutti quanti, al di là delle passate divisioni, lavoreremo ora insieme nella stessa direzione: la valorizzazione della nostra Città”.
Grande soddisfazione per il Sindaco Carlo Capacci: “La pedonalizzazione di via Cascione è stata fortemente voluta fin dall’insediamento di questa amministrazione. Si tratta di un progetto senza paragoni, mai tentato nei precedenti 40 anni, un progetto all’avanguardia che donerà un nuovo volto alla nostra città. La pedonalizzazione darà linfa alle attività commerciali creando un punto di aggregazione. La recente decisione da parte dei cittadini che risultavano più restii, non può che essere accolta in modo positivo, nonostante la perdita di tempo e denaro profusa durante la contestazione, apprezzo l’onestà intellettuale dei ricorrenti nell’ammettere la sconfitta con il ritiro dei ricorsi”.