Prestigioso appuntamento questa mattina all’Istituto Superiore Ruffini di Imperia. Ospite d’onore lo scrittore Hafez Haidar, candidato al premio Nobel per la pace, Accademico Emerito, presidente di diversi comitati per i diritti umani, Cavaliere della Repubblica Italiana e Direttore Generale Internazionale della Camerata dei Poeti di Firenze.
L’intellettuale, di origine libanese e di cittadinanza italiana, ha recitato a memoria, nell’Aula Magna del Ruffini, novelle della sua traduzione del classico della letteratura mediorientale “Le mille e una notte”, alla presenza delle classi prime dell’istituto e di una classe terza dell’Istituto Nazario Sauro in collaborazione con la prof.ssa Anna Vatteone.
LE INTERVISTE
HAFEZ HAIDAR
“Ho tradotto ‘Le mille e una notte’ per Oscar Mondadori. Ho curato e tradotto il libro perché curare è diverso che tradurre. Sono anche autore, il secondo autore de ‘Le mille e una notte’, infatti nell’elenco degli autori risulta il mio nome.
Abbiamo voluto fare un’edizione nuova, originale e diversa, tratta dalle fonti originali arabe. La Mondadori aveva questa opera prima, mi hanno chiamato per farla di nuovo e infatti io ho lavorato per 8 anni, assiduamente, come la Cappella Sistina, perché non avevamo un computer adatto in quell’epoca. Una volta ho bruciato un file di 270 mila caratteri prima della consegna dell’ultimo libro. Ho dovuto rifarlo per 4 giorni.
L’opera oggi è stata pubblicata da Mondolibri che ha fatto 18 edizioni, pubblicate dalla Mondadori 28 edizioni e Donna Moderna una sola edizione che ha fatto 100 mila copie. Sono stati distribuiti in tutte le edicole di Italia. Ogni anno viene riproposta le mille e una notte nei mercati.
Si trova in tutte le biblioteche italiane. Perché allora ho fatto ‘Le mille e una notte’ per i ragazzi? Perché andavo nelle scuole a parlare de ‘Le mille e una notte’, ad un certo punto mi hanno chiesto ‘perchè non fa un libro per i ragazzi?’ Allora ho fatto il libro per i ragazzi, però, interpretando ‘Le mille e una notte’. Una versione originale, come un teatro, una recita teatrale, per adattarlo al pubblico dei giovani e in più ho illustrato tutta l’opera, dopo 30 anni, che non ho disegnato .
Adesso quest’opera è diventata un concorso pubblico a Roma. Sono coinvolte tantissime scuole. Mi hanno detto che il prossimo anno verrà riproposta anche la stessa iniziativa in tutte le scuole italiane. Penso che sia giusto fare un’opera diversa da quella per gli adulti.
È un’avventura difficile, perchè fare ‘Le mille e una notte’ per gli adulti e poi farla per i bambini non è una cosa semplice. Bisogna avere uno stile diverso, anche conoscere il mondo dei bambini, conoscere i loro gusti, come il loro attaccamento ad Harry Potter, Tolkien e a tanti narratori.
Io ho cercato di lavorare studiando cosa vogliono i bambini, quale linguaggio vogliono leggere e in che maniera vogliono entrare in questo mondo ‘immaginario’ e nel frattempo di attualità. È andata così, è stato un viaggio bello e adesso sto facendo un terzo libro e a parte un libro di poesia.
Sono stato scelto tra centinaia di candidature da parte dell’associazione dei Giuristi Costituzionali Italiani, che racchiude tutti i professori ordinari di Italia, dal nord fino al sud, per la lotta alla salvaguardia dell’ambiente.
Un altro ente ha segnalato il mio nome al Nobel di quest’anno, la International Court of the Environment Foundation, l’alta corte dell’ambiente di Roma che racchiude il comune di Firenze, il comune di Roma, Bolzano, tutti i comuni grandi, più le associazioni tipo l’Accademia dei Licei, c’è Eni, Ansaldo, insomma, sono tante le società che appoggiano questa associazione. Hanno scelto me come candidato.
Mi hanno scelto perché da tanti anni lavoro per instaurare i rapporti di dialogo e anche di pace, tra oriente e occidente. Ho cercato di far venire alla luce la cultura Italiana in tutta il mondo Arabo e portare le gemme della cultura araba in occidente.
Questo ha aperto anche le porte a tutte le nazioni per entrare da questa porta della pace che viene chiamata cultura. Senza la cultura non si può arrivare alla pace e senza la pace non si può raggiungere la cultura.
A questo punto ho cercato tramite l’amore, la cultura e la scrittura, di indicare al mondo intero che io, un servo misero di Dio, un messaggero umile, cerca di instaurare un mondo migliore, di rischiarare questo mondo dalle nubi, dall’odio e dal fanatismo religioso tramite la conoscenza.
Conoscere gli altri, dialogare con gli altri, amare l’altro tramite la cultura e non odiarlo secondo pregiudizi, secondo i dettami che vengono fatti a scopi commerciali, politici e anche economici.
Loro hanno scelto me perché hanno visto che questo è un personaggio che unisce le due culture, quella europea e quella orientale.
È stata appoggiata la mia candidatura anche dal mondo arabo, dalla stampa araba. Speriamo bene.
Essere candidati per me è già un grande trionfo, ma vincere…Ovviamente, deciderà la commissione. Io spero di essere tra i segnalati per arrivare ad un traguardo migliore, ma vincere non è il mio primo obiettivo”.
GIOVANNI POGGIO
“È un’iniziativa che punta a gettare ponti tra le culture, punta a gettare ponti tra le persone. Siamo onorati di averlo presso la scuola e in particolare la mia scuola.
L’iniziativa parte da un progetto della professoressa Rotta che quest’anno ha sottoposto i ragazzi all’attenzione di questa lettura. ‘Le mille e una notte’, oltre ad essere un capolavoro della letteratura di tutti i tempi, permette anche a lei di operare attraverso una serie di discorsi di carattere interculturale.
Io ci tengo ancora a ringraziare il mio ospite. Sicuramente i ragazzi saranno entusiasti”.
GIUSEPPE ZAGARELLA
“Quale messaggio migliore? Un messaggio di cultura e di pace. Cultura come ponte tra cultura e pace e ponte di pace tra diverse sensibilità. Io penso che per la nostra città sia un grande onore. Ringrazio il professore per quello che sta facendo, per il lavoro che svolge, già riconosciuto col fatto di proporre il suo nome alla candidatura per il nobel per la pace.
Poi una sorta di auspicio per questa visita, proprio in una città come Imperia, che ha due illustri concittadini che hanno conquistato il Nobel. Questo è il modo più corretto per realizzare i ponti tra varie culture. L’amministrazione è onorata della presenza di Hafez Hadair. Un tuffo tra poesia, cultura e conoscenza”.
I RAGAZZI LEGGONO UN CAPITOLO DEL LIBRO
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