“Nel tentativo di difendersi dalle critiche piovute sulla legge regionale in materia di case popolari varata dalla Giunta Toti e appena approdata in commissione, l’assessore Scajola e il capogruppo di Forza Italia Vaccarezza non hanno risposto, nel merito, ai rilievi fatti dal Partito Democratico. Ma hanno sfoderato il solito campionario di banalità” – scrive Raffaella Paita, capogruppo PD in Regione Liguria.
“Il Gruppo del Pd, infatti, ha smontato – con accuratezza e dopo un lungo studio – le fondamenta del provvedimento ideato dal centrodestra, dimostrando quali siano le falle contenute al suo interno. Ma Scajola e Vaccarezza, invece di provare a convincerci – nel merito – che ci stavamo sbagliando, hanno preferito rispondere piccati, utilizzando i classici slogan da campagna elettorale. In poche parole: la solita fuffa. Così, nella speranza di poter avere finalmente qualche risposta concreta, proviamo a riproporre i nostri quesiti:
- è vero o non è vero, Scajola e Vaccarezza, che chi si trasferisce in un’altra città all’interno della stessa Regione, pur avendo la residenza, deve aspettare 5 anni per poter fare la domanda per una casa popolare?
- è vero o non è vero che un ligure che supera, anche di poco, l’Isee per appena due anni (e neppure consecutivamente) si trova in mezzo a una strada?
- è vero o non è vero che se una famiglia che vive in un alloggio popolare ha un figlio che trova lavoro – anche come apprendista – nel giro di due anni viene sfrattata?
- è vero o non è vero che chi vive in una casa popolare potrà subaffittare una stanza anche a chi ha un reddito alto, oltre i parametri Isee, con buona pace di chi attende da anni un’assegnazione?
- è vero o non è vero che alcuni alloggi pubblici dichiarati di pregio dalla Regione non verranno assegnati alla povera gente, riducendo il numero delle case disponibili perché la Giunta se li vuole vendere e fare cassa?
Questi sono fatti veri e incontrovertibili e ieri ne abbiamo anche portato le prove. Ma se Scajola e Vaccarezza la pensano diversamente, che ci dicano, nel dettaglio, qual è la verità. Perché la proposta di legge è disponibile a tutti: è stata messa nero su bianco e quindi è impossibile fare i furbi.
Vaccarezza intende difendere ancora una volta l’assessore Scajola, le cui leggi – come il Piano casa – finiscono sistematicamente per essere modificate, visto che presentano profili di incostituzionalità o sollevano vere e proprie proteste popolari? Attendiamo delle risposte. Ma nel merito, questa volta. Gli slogan, per piacere, metteteli da parte”.