23 Dicembre 2024 21:10

23 Dicembre 2024 21:10

IMPERIA. LA RARI NANTES SOPPRIME IL NUOTO AGONISTICO PER GLI OVER 13. L’APPELLO DEI GENITORI DEGLI ATLETI AL COMUNE:”C’È UNA VIOLAZIONE DEGLI ACCORDI”/IL CASO

In breve: A distanza di 2 mesi dall'annuncio di Rodolfo Leone, presidente della Rari Nantes Imperia, riguardante la decisione di sopprimere il nuoto agonistico per tutte le categorie over 13, i genitori degli atleti hanno deciso di presentare una lettera al Comune.

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A distanza di 2 mesi dall’annuncio di Rodolfo Leone, presidente della Rari Nantes Imperia, riguardante la decisione di sopprimere il nuoto agonistico per tutte le categorie over 13, i genitori degli atleti hanno deciso di presentare una lettera, firmata da oltre 40 persone, a vari enti, facendo un appello al Comune di Imperia al fine di vigilare attentamente sul rispetto degli accordi presi con la Rari Nantes.

I destinatari della lettera sono il sindaco di Imperia Carlo Capacci, l’assessore comunale allo Sport Simone Vassallo, il settore Cultura e Manifestazioni, la commissione di Vigilanza dell’impianto natatorio e il presidente della ASD Rari Nantes Rodolfo Leone. Per conoscenza la lettera è stata inviata anche al CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano di Roma), alla Federazione Italiana Nuoto di Roma e alla Federazione Italiana Nuoto Liguria di Genova.

All’interno della lettera, i genitori richiamano all’attenzione del Comune su alcuni articoli della contratto di affidamento di gestione della piscina comunale con l’ASD Rari Nantes. In particolare, la lettera fa riferimento all’art. 1, in cui si stabilisce che “la concessione comporta la gestione tecnico-amministrativa, la sorveglianza sugli impianti e sulle relative attrezzature […], l’assistenza agli utenti ed ogni attività tesa a diffondere la pratica del nuoto nel territorio comunale”. Per questo motivo, quindi, i genitori replicano che l’obiettivo della Rari Nantes dovrebbe essere quello di diffondere la pratica del nuoto nel territorio, cosa che non farebbe eliminando il nuoto agonistico over 13.

Un altro articolo citato è il n. 6, che afferma :“Il Concessionario garantisce l’utilizzo degli impianti in concessione a tutti i richiedenti in condizioni di uguaglianza, senza pregiudiziali discriminazioni di sorta di carattere fisico, religioso, di sesso di origine e/o sociali”. I genitori quindi che appare chiaro che “l’utilizzo dell’impianto debba essere garantito a tutti gli atleti ovvero associati, che hanno optato per la pratica del nuoto intraprendendo un percorso agonistico”.

“Abbiamo scritto questa lettera in primo luogo nell’interesse dei giovani e dello sport – spiegano i genitori dei giovani atleti associati alla Rari Nantes Imperia, autori del documento – e rappresenta la grande maggioranza dei genitori degli atleti della filiera del nuoto.

Purtroppo abbiamo notato che alcuni accordi presi con il Comune dalla Associazione Sportiva non sono rispettati e per questo chiediamo al Comune di valutare come agire, dato che si tratta di un servizio pubblico locale nell’interesse collettivo. Non chiediamo di intervenire sulle questioni sportive, ovvero non chiediamo che il Comune prenda decisioni in merito alla formazioni della squadra di pallanuoto o sul sistema di allenamento. Chiediamo invece di entrare nel merito degli articoli della concessione, di fare in modo che vengano rispettati. Dopo aver ricevuto la lettera, il Comune ci ha comunicato che effettuerà le opportune verifiche.

Un punto importante riguarda il fatto che affidandoci a una società esterna, come propone la Rari Nantes, i prezzi di ingresso aumenterebbero notevolmente, dato che non entreremmo più come associati, ma come clienti. Inoltre gli orari non sarebbero compatibili per i ragazzi che frequentano la scuola.

La Rari Nantes, in quanto Associazione Sportiva Dilettantistica non a scopo di lucro dovrebbe avere come unico obiettivo quello della divulgazione della pratica sportiva. Abbiamo chiesto quindi all’associazione una riunione straordinaria con noi associati in cui ci vengano comunicate le loro decisioni ufficialmente, così come previsto dall’art. 20 del codice civile”.

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