“Lo diciamo, se entro qualche giorno la situazione non si muove noi ci incateniamo davanti al Comune, ci dovranno portare via con la forza”.
Il caso dei lavoratori della Cooperativa Ottagono, senza un impiego stabile ormai da nove mesi, è arrivato al culmine della criticità. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, Milena Speranza, rappresentante della segreteria regionale della Uil, ha delineato il quadro attuale e annunciato proteste durissime nel caso in cui le istituzioni non riescano a trovare un soluzione adeguata.
“Vi abbiamo chiamato qui oggi – spiega Milena Speranza, rappresentante della segreteria Regionale della UIL – per risollevare il problema di questi otto ragazzi dell’Ottagono perché l’amministrazione se ne è completamente dimenticata”.
“Da nove mesi non percepiscono stipendi, ci siamo lasciati con l’impegno di quel progetto voucher che avrebbe dovuto portare a qualcosa di serio ma non è così. Ci siamo meravigliati che l’amministrazione comunale si è presa così tanta cura del problema dei lavoratori della Tradeco, ma non così tanto di questi lavoratori dell’Ottagono”
“Si sono visti “presi in giro” dovevamo chiudere il procedimento a dicembre ora siamo a febbraio, gli hanno anche detto che il Prefetto non poteva dare risposte concrete. È la prima volta che i sindacati escono dal Prefetto con un accordo poi finisce in nulla. I lavoratori sono seguiti da un legale, ma ora sono qui perché è necessario che il Comune dica qualcosa, piuttosto anche un no per fa incominciare da altre parti e lasciare liberi i lavoratori di fare ciò che ritengono opportuno”.
“Loro hanno questa bandana oggi a tappargli la bocca per chiedere che chi di dovere trovi una soluzione come lo ha trovata per gli altri lavoratori, noi chiediamo un lavoro per questi ragazzi, devono essere reinseriti. Capacci sabato sera ha dichiarato che la Tradeco o chi con essa ha sbagliato l’appalto perché ci sono troppi straordinari e poche persone, ricordiamo a Capacci che qui ci sono delle persone che mancano all’appalto ecco perché ci sono tanti straordinari. Ci devono rispondere per iscritto sulla strada che stavamo percorrendo per dare un lavoro serio che non siano i voucher o se decidono di lasciare li. Perché se non ci seguono i lavoratori partiranno con uno sciopero della fame”
“Anche perché nel capitolato d’appalto approvato dai 35 Comuni inizialmente i lavoratori dovevano essere assunti, poi peró hanno cambiato e hanno aggiunto una parte in cui venivano esclusi, ma i 35 Comuni hanno approvato un altro documento”.