“I politici che cercano visibilità schierandosi contro delle decisioni opportune, hanno a cuore solo il riscontro sui social“. Con queste parole un nostro lettore, Fabio, interviene in merito alla vicenda delle multe ai ciclisti sulla passeggiata degli innamorati, che collega borgo Marina alla Foce.
“Buongiorno. I politici che cercano visibilità schierandosi contro delle decisioni opportune, hanno a cuore solo il riscontro sui social. La coesistenza o promiscuità di pedoni e ciclisti su un percorso, che non ha le caratteristiche per sostenerla, è solo fonte di insicurezza. Ad Imperia abbiamo una pessima abitudine, considerare il turista non come risorsa sostenibile, ma come entità che deve fare ciò che vuole liberamente e senza regole.
Penso che tutti voi abbiate viaggiato, sia in Italia che in Europa, ebbene quante volte avete detto:‘qui si che si fanno rispettare, non come da noi’. Io l’ho sentito dire molte volte, ma ai fatti ci caliamo le braghe.
Il turista ad Imperia vuole i trasporti gratuiti, gli ascensori gratuiti, i posteggi gratuiti, libertà di circolare in bici sui marciapiede, nei percorsi pedonali ma…..C’è un ma, che riguarda quello che accade a casa di questi turisti, spesso lombardi e piemontesi. Ebbene se andate nelle loro città da turisti pagate tutto: i trasporti, i parcheggi, gli ascensori, i musei e nelle aree pedonali i ciclisti non sono visti nemmeno li di buon occhio.
La passeggiata degli innamorati ha questo nome perché una volta si passeggiava con la propria ragazza, ci si fermava a parlare e a far progetti davanti al mare, oggi siamo qui a discutere per quattro ciclisti che non hanno voglia di transitare in Aurelia.
Riflettete prima di giudicare un atto concreto rivolto a tutelare la sicurezza di quei turisti che vogliono passeggiare in tranquillità, perché vale la regola:’la mia libertà finisce dove inizia quella altrui’. “