Le pagelle del consiglio comunale sono diventate un “cult” almeno tra i consiglieri/ assessori comunali di Imperia tanto da spingerli, più d’uno, ad avvicinarsi al “Feroce Saladino” per chiedere clemenza o un bel voto evidenziando la propria performance. Ovviamente faremo i nomi e i cognomi di questi sprovveduti che evidentemente non rimembrano il significato di “feroce”. Ma iniziamo con le votazioni.
Carlo Capacci (sindaco) voto 7 : Quella di ieri sera è stata senza dubbio la sua migliore prestazione. Pronto, attento e deciso anche se si è assentato per gustare una pizza margherita. Due annotazioni di servizio che gli costano il mancato 9 in pagella: il fatto di aver permesso a Strescino di auto-proporre il suo stipendio e la mancanza di umiltà quando riferendosi al consigliere del M5S Russo ha detto: “Le vorrei ricordare che sono il sindaco eletto con il 76% dei consensi”. Poi la verità sulle prestazioni di alcuni consiglieri: “Se non ci fosse Imperia Tv avremmo già finito” Suberbo.
Luca Falciola (pdl) voto 6.5: Il suo esordio in consiglio non è stato dei migliori tanto da essere da subito impegnato con il corazzato Strescino. Buon discorso di esordio e attento alla discussione ma alle 23.09 lo pizzichiamo con il cellulare in mano. Giovane.
Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) voto 6.5: Pungente tanto da far innervosire anche il Dalai Lama. Vera anima dell’opposizione assieme a Grosso (Imperia Bene Comune). Un po’ ripetitivo e forse un po’ fissato sullo staff del sindaco Capacci. Ossessionato.
Erminio Annoni (pdl) voto 4: Spento e poco partecipe. Da uno che voleva far ripartire la città ci si aspetterebbe un po’ più di entusiasmo e di partecipazione. Svogliato.
Paolo Strescino (presidente del consiglio) voto 5.5: L’insufficienza è dovuta alla mancata opportunità politica di far esporre la sua pratica ad un altro consigliere o al sindaco. Serata difficile per lui anche se è riuscito a mantenere la calma in più occasioni non rispondendo alle provocazioni. Spesso pizzicato a ridere degli interventi dei consiglieri viene ripreso per una frase infelice su Servalli. Possiamo capire che giocava la Juve ma un po’ più di attenzione non guastava. Acerbo.
Fulvio Balestra (Imperia Cambia) voto 8: Primo intervento per il consigliere di Imperia Cambia che coglie l’occasione per togliersi alcuni sassolini dalle scarpe. Frase cult? “Gli ex assessori non volevano essere disturbati, non hanno voluto darci il loro numero di cellulare”. Attento soprattutto a non farsi pizzicare dal nostro tele obiettivo ma anche alla discussione. Scaltro.
Guido Abbo (assessore al bilancio) voto 7.5: Senza dubbio uno dei migliori assessori al bilancio degli ultimi vent’anni. Puntuale, preciso, serio, attento e paziente. Informa l’assemblea di una spesa di 30 mila euro senza che nessuno possa obiettare nulla. Risoluto.
Sara Serafini (assessore alla cultura) voto 5: Annoiata per sua stessa ammissione non partecipa attivamente alla seduta. Distratta in più occasioni anche se riconosciamo il suo potenziale. Della serie: “è dotata ma non si applica”. Rimandata.
Giorgio Montanari (pd) voto 5: Maestrino davanti alla telecamera quando invita la popolazione a contattare il numero verde per i rifiuti ingombranti, va in difficoltà sulla auto proposta di Strescino tanto da chiedere un confronto con i suoi colleghi capigruppo. Apprezziamo la sua presenza malgrado un feroce mal di denti ma un po’ di umiltà non guasterebbe. Saputello.
Gianfranco Grosso (Imperia Bene Comune) voto 7: La sua “porca” figura la fa sempre con passione ed energia. Stressa Strex (Paolo Strescino) cercando di farlo innervosire. Cade un po’ sulla vicenda della scuola di Salita Bertella ma poi si riprende lanciando una frecciata devastante al PD: “Il PD totalmente succube e incapace di reagire ai diktat di Strescino che è il capo”. Ciclonico.
Mauro Servalli (Imperia Bene Comune) voto 7: Si è sentito tutta la serata a “disagio” (lo ha ripetuto più volte. Ha discusso poi con gli esponenti del PD accusandoli di zerbinismo. Screzio anche con Strescino che lo riprende così: Si tratta di una delibera, studi meglio è il suo lavoro”. Politico.
Lorenzo Lagorio (detto Cicciò) PD voto 8: Ammettiamo pubblicamente un debole per la sincerità, a tutti i costi, di Cicciò. Nei suoi interventi traspare la vera discussione nella maggioranza. Inimitabile.
Riccardo Ghigliazza (Imperia per tutti) voto 5.5: Il buon “Gus” è andato nel pallone e ha fatto quasi litigare due avvocati appartenenti allo stesso foro ma a diversi partiti. Ancora alle prime armi è seguito passo passo dal suo mentore nonché suggeritore politico Fabio Natta. Dipendente.
Ida Acquarone (Pdl) voto 8: Nella vita bisogna essere coerenti e lei lo è stata. Ieri sera dopo l’appello abbandona l’aula sembra per il mancato cambio di posto (siede ora tra Piera Poillucci e Luca Falciola). Il gettone di presenza le verrà corrisposto anche se non ha partecipato ai lavori dell’assemblea consiliare. Ferma.
Alessandro Casano (La Svolta) voto 6/7: Sostituisce con precisione e puntualità il presidente del consiglio Strescino e voto favorevolmente la variazione di bilancio proposta dall’assessore Abbo. Onesto.
Antonio Russo (Movimento cinque stelle) voto 5: Il capogruppo del M5S sembra avere un’avversione nei confronti di Strescino e la cosa pare sia reciproca. Si infuria per la mancata discussione delle question time presentate dal suo gruppo. Si fissa sulla cifra messa a bilancio per i compensi degli amministratori alla quale sarebbero stati aggiunti 30 mila euro. Frase della serata? “Se il commesso passa le faccio avere i dati”. Grillino.
Cara Glorio (Movimento cinque stelle) voto 9: La Jessica Rabbit si sta trasformando in una vera e propria “mastina” del movimento di Grillo e Casaleggio. Preparata e decisa tanto da richiamare all’ordine anche il primo cittadino. Scatenata!
Simone Vassallo (Laboratorio per Imperia) voto 7: Interviene per la prima volta in consiglio con determinazione. Un po’ di parte ma apprezziamo la voglia di dire la propria opinione visto che rappresenta altre cento imperiesi. Positivo.
Diego Parodi (Laboratorio per Imperia) voto 5: Dopo aver ricordato a tutti gli imperiesi in aula e a casa sintonizzati con Imperia Tv che ha promesso in campagna elettorale di volere rinunciare ai 33 euro lordi del gettone di presenza in favore delle famiglie meno abbienti pronuncia una frase bislacca: “Perché la Boldrini (il presidente della Camera dei Deputati)non rinuncia al suo emolumento? Non tutto il male viene dall’emolumento del presidente del consiglio comunale”. Nel frattempo noi attendiamo la sua donazione. Show man.
Fabrizio Risso (assessore ai servizi sociali) voto 3.5: Ha risposto bene alla question time ma poi rovina tutto cercando di ottenere un voto alto da parte di questo ufficio. Le cronache di questi ultimi mesi avrebbero dovuto insegnare all’assessore del Pd che questo ufficio non è comprabile o influenzabile. Democristiano.
Paolo Re (Imperia Cambia) voto 6: Visibilmente stanco e disattento. Dall’inizio della serata sbadiglia e sorregge il suo capo con la mano. Assonnato.
I cartellini fuxia vanno a Ranise (è il terzo), Gaggero (2), Montanari, Falciola, Palma, Poillucci, Canetti, De Bonis, Ghigliazza