Imperia. “Questa signorina si è venuta a fare una vacanza in Italia a carico nostro? Dispongo nei suoi confronti un multa di 300 euro in favore della cassa delle ammende”. Ha così sentenziato il giudice monocratico Alessia Ceccardi che questa mattina in tribunale avrebbe dovuto ascoltare la testimonianza di A.D. 23 anni, residente in Albania, parte civile in un processo per tentata estorsione e ricettazione che vede imputato un 30enne imperiese che, secondo l’accusa, le avrebbe rubato il telefono cellulare per poi chiederle 50 euro per restituirglielo.
Nel corso della precedente udienza, il giudice, ha disposto le ricerche della giovane albanese fino a rintracciarla. Il giudice ha prima ascoltato la testimonianza di uno degli agenti che ha condotto l’indagine e poi ha atteso, invano, la giovane che seppur avendo mandato le e-mail con i biglietti aerei in cancelleria per farseli rimborsare non si è presentata in udienza. Il magistrato ha così disposto la multa e cancellato la sua deposizione perché non ritenuta indispensabile per l’esito del processo in quanto all’epoca dei fatti aveva già reso amplia testimonianza riconoscendo il 30enne come responsabile della tentata estorsione.