23 Novembre 2024 13:11

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23 Novembre 2024 13:11

IMPERIA. CHIESA GREMITA PER L’ULTIMO SALUTO ALLA PROF. STEFANIA GAMBELUNGHE. DON ANTONELLO:”HA SEMPRE VISSUTO PER LA FAMIGLIA, GLI ALUNNI E I PIÙ DEBOLI”/L’OMELIA

In breve: Chiesa gremita oggi, mercoledì 31 maggio, a Piani per l‘ultimo saluto a Stefania Gambelunghe, scomparsa a soli 46 anni pochi giorni fa a causa di una grave malattia.

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Chiesa gremita oggi, mercoledì 31 maggio, a Piani per l‘ultimo saluto a Stefania Gambelunghe, scomparsa a soli 46 anni pochi giorni fa a causa di una grave malattia.

Stefania insegnava Diritto al Ruffini di Imperia, da due anni alla sede centrale a Porto Maurizio e negli anni precedenti presso la sede distaccata di Pieve di Teco. Amata dagli studenti e stimata dai colleghi, Stefania svolgeva il suo lavoro con grande passione e spiccava per il suo ottimismo e la sua energia.

Don Antonello, parroco della chiesa di Nostra Signora Assunta di Piani, ha ricordato Stefania con una toccante omelia.

“Di fronte al mistero di una morta di una persona ancora così giovane l’unico appiglio è la fede – ha affermato Don Antonello – credendo che il signore è il Dio dei viventi, non dei morti. La fede ci fa credere che la nostra sorella Stefania vive questa vita eterna, che è passata attraverso la morte, ma già per entrare nella vita eterna. Se è vero che la vita dell’uomo fiorisce e germoglia e alla sera è falciata e secca, tanto è vero che per lei è iniziato qualcosa di nuovo e di bello, che noi non possiamo ancora conoscere. 

Stefania adesso ha raggiunto il suo posto, il posto per l’eternità, la beatitudine e la pace in Dio. La sua vita in questo mondo è stata breve e segnata da una lunga sofferenza, ora la beatitudine è il riposo meritato di chi nella vita ha sofferto e portato la sua croce insieme con il Signore.

Sul piano umano l’ha sostenuta la vicinanza di quelle persone che le hanno voluto bene e hanno portato insieme a lei la croce e non si è mai sentita sola. Anche negli ultimi istanti della sua vita, sicuramente la presenza delle persone che le volevano bene la facevano sentire amata e tranquilla nonostante la sofferenza. 

Stefania sicuramente non ha vissuto per se stessa, ma per le cose in cui ha profondamente creduto, prima di tutto per la famiglia, per la scuola e per i suoi alunni. Lei ha fatto questo con profondo senso del dovere e lo lascia a noi. Dobbiamo dare il meglio di noi stessi. Era anche una persona attenta e sensibile verso i più deboli e poveri. Se adesso è già lassù a rendere conto della sua vita sicuramente avrà tante cose belle da presentare al Signore”. 

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