Nuove linee guida omogenee su tutto il territorio regionale, più semplici e al contempo più stringenti, per il rilascio del Cude-Contrassegno unificato disabili europeo. Le ha varate oggi la Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale.
“L’obiettivo di questa normativa – ha spiegato l’assessore Viale – è favorire le persone che hanno diritto al contrassegno attraverso una semplificazione delle procedure amministrative, contrastando al contempo eventuali abusi. È una normativa seria, puntuale, chiara e finalmente omogenea su tutto il nostro territorio, così da evitare disparità di trattamento a seconda dei comuni di residenza e quindi delle Asl di riferimento”.
Nelle nuove linee guida è previsto che in nessun caso possa essere autorizzata la visita medica presso il domicilio del richiedente: quest’ultimo dovrà quindi presentarsi personalmente presso l’ufficio medico legale della Asl per ottenere il certificato indispensabile alla presentazione della domanda al Comune di residenza.
Inoltre, si stabilisce, a differenza del passato, che il certificato di invalidità o di handicap rilasciato da una Asl sia valido su tutto il territorio regionale e abbia validità massima quinquennale, consentendo quindi alla persona interessata di presentare la richiesta del Cude anche in un secondo tempo, senza dover effettuare ulteriori visite.
Le nuove linee guida sono il frutto di un confronto attento, avviato un anno fa da Regione Liguria con le Asl, l’Inps e soprattutto con la Consulta regionale per l’handicap. Questi soggetti compongono il gruppo di lavoro che, costituito dall’assessorato alla Sanità per il monitoraggio del fenomeno e l’eventuale revisione dei criteri medico legali per la concessione del contrassegno, da oggi diventa permanente, con la partecipazione anche di un rappresentante dei Comuni, designato da Anci Liguria.
Ad oggi in Liguria risultano titolari del contrassegno circa 18.000 cittadini (1,3% del totale), oltre la metà dei quali residenti nel Comune di Genova.