Il Coordinatore comunale di Forza Italia Antonello Ranise interviene sulla rimozione del treno deragliato ad Andora lo scorso 17 gennaio e sulle responsabilità del mancato raddoppio.
“Leggo commenti compiaciuti, per non dire trionfalistici, – scrive Ranise – conditi da poco consoni ringraziamenti al ministro Lupi, all’amministrazione regionale e ai sindaci del comprensorio (sic), alla notizia della (NON) tempestiva (39 giorni…) rimozione dell’intercity 660 Milano-Ventimiglia, deragliato ad Andora, con gravissimi disagi per i lavoratori pendolari, le attività turistiche e più in generale per tutta la nostra zona, condannata all’isolamento.
Per dovere di cronaca, e per ristabilire la realtà dei fatti, faccio notare:
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Se fosse stato completato il raddoppio della ferrovia nella tratta Andora-S.Lorenzo, tale situazione non si sarebbe venuta a creare. I soldi ci sono, sono già stati stanziati, e risalgono al periodo in cui l’on. Scajola era ministro della Repubblica.
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Ci si chiede: perché allora i lavori non sono proseguiti? Semplice, i lavori sono stati interrotti a causa di un contenzioso tra la vecchia ditta (Ferrovial) e la ditta successivamente subentrata. Tutto questo mentre Governo centrale e Regione non sono stati in grado né di mediare, né di risolvere la situazione in qualche modo, come peraltro era loro preciso dovere (evidentemente per incapacità o disinteresse o verosimilmente per entrambe le cose).
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Per quanto riguarda la tratta Andora-Finale Ligure, non vi è stata da parte del Governo alcuna assicurazione circa il finanziamento relativo (malgrado a suo tempo ne fosse stata prevista la progettazione). Ancora una volta ricordo che in quel periodo l’on Scajola era ministro dello Sviluppo Economico che si battè in tutti i modi perché il progetto venisse sviluppato ed attuato.
Tutto questo mentre gli attuali amministratori locali partecipavano a “tavoli di lavoro” e plaudivano alle sfilate del ministro Lupi… il risultato è che c’è voluto quasi un mese e mezzo per fare ciò che si poteva fare in pochi giorni. Come se non bastasse, pare che le FS, attraverso l’amministratore delegato Elia, battano cassa e chiedano ai comuni una ripartizione delle spese.
Poi qualcuno dice che esagero nel sostenere che il nostro territorio è abbandonato….”