21 Dicembre 2024 17:33

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DIANO MARINA. “CHIESE A UN VIGILE DI ANNULLARE UNA MULTA”, A PROCESSO IL SINDACO CHIAPPORI. IN AULA L’AGENTE GOINA:”MI CONVOCO’ NEL SUO UFFICIO E…”/L’UDIENZA

In breve: Goina, interrogato dal Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo, ha ricostruito la vicenda delle presunte pressioni fattegli da Chiappori per levare una multa di 160 euro al titolare del caffè Teatro di via Cairoli comminata ad alcune irregolarità del dehor.

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Imperia. “Non si può levare la contravvenzione? Me lo ha chiesto più volte”. Sono queste le parole dell’agente della polizia municipale di Diano Marina Paolo Goina, chiamato a testimoniare questa mattina nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati il sindaco Giacomo Chiappori con l’accusa di tentato abuso d’ufficio.

Goina, interrogato dal Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo, ha ricostruito la vicenda delle presunte pressioni fattegli da Chiappori per levare una multa di 160 euro al titolare del caffè Teatro di via Cairoli comminata ad alcune irregolarità del dehor.

“Mi rapportavo con dott. Parrella – racconta Goina in tribunale – effettuavamo dei sopralluoghi sui locali pubblici per verificare eventuali occupazioni abusive. La direttiva arrivava da Parrella, non era scritta. Era un periodo in cui si controllavano suoli pubblici. Il controllo al caffè teatro lo feci da solo nel febbraio del 2012. Io arrivavo in divisa e controllavo le autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico. Lo stesso feci anche per il caffè teatro che aveva un’autorizzazione stagionale, da marzo a gennaio. A febbraio dunque il dehor amovibile non doveva esserci ma il locale era regolarmente aperto. Feci accertamenti da cui emersero, appunto, problemi con le autorizzazioni e quindi feci il verbale di contravvenzione con relativa sanzione. Il controllo è durato 15-20 minuti. Noi siamo a posto mi dissero i gestori perché avevano presentato istanza per il rilascio della concessione annuale per il dehor. I primi di giugno 2012 (poi si corregge con fine aprile, ndr) presi servizio con il turno pomeridiano. Parrella mi disse di andare dal sindaco. Vidi il sindaco in ufficio, mi chiese che controlli stessi effettuando e perchè avevo fatto il verbale al caffè teatro.

Il Sindaco mi ha chiesto se non si poteva levare questo verbale. Mi disse:”Non si può fare niente per questo verbale?”. Io dissi che si poteva pagare o fare ricorso, il suo tono era tranquillo. Mi chiese ancora:”Non si può levare la contravvenzione?”. Me lo ha chiesto più volte. Era un verbale da 160 euro. In quel periodo erano stati fatti altri controlli, anche da altri miei colleghi. So inoltre che il sindaco Chiappori ha fermato due colleghi Risso e Ferro, chiedendogli di non fare più controlli sul suolo pubblico. È stato Risso ad avermelo detto. A quanto ho saputo il verbale poi è stato pagato”.

“Tutto è nato – spiega uno degli agenti della squadra mobile – da un’ intercettazione, nell’ambito di un’inchiesta più ampia, tra un soggetto indagato, Domenico Surace, (l’inchiesta fu poi archiviata) e agente di polizia municipale, Franco Mistretta, nel quale si accennava che Goina era stato convocato da Chiappori perché aveva fatto controlli su occupazione del suolo pubblico. Per questo poi abbiamo sentito Goina”.

LA STORIA.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, nel 2013, il locale aveva chiesto una proroga per il dehor, da sei mesi a un anno. Richiesta che però era stata respinta dagli uffici comunali. Durante un sopralluogo la Polizia Municipale trovò il dehor ancora montato, con i titoli però scaduti. Secondo l’accusa fu in quell’occasione che il Sindaco Chiappori invitò l’agente Paolo Goina ad annullare la multa di 160 euro elevata al titolare del “Caffé Teatro” di via Cairoli.

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