“Il Comune di Diano Marina dal 2000 ad oggi avrebbe ingiustamente versato all’AMAT s.p.a. € 14.723.802,03”. È questa la frase scritta nero su bianco, sulla propria relazione, dal responsabile del settore lavori pubblici del Comune di Diano Marina ing. Stefano Sciandra. A seguito dell’ingresso della città degli aranci in Rivieracqua, infatti, gli uffici comunali hanno verificato i contratti pregressi con Amat scoprendo alcune presunte anomalie normative. Nel dettaglio le anomalie riguarderebbero la convenzione stipulata tra Amat e il comune che impegnerebbe l’Ente a corrispondere un “minimo garantito” a prescindere dall’erogazione dei metri cubi di acqua e le tariffe applicate che non sarebbero state approvate dall’Autorità di controllo del servizio idrico.
A seguito della relazione di Sciandra, nell’ambito del contenzioso già in essere tra il comune/Rivieracqua S.p.A. e Amat per il mancato pagamento di di alcune fatture per un importo di 334.580,80 €, la giunta ha deciso ci prendere “di promuovere procedura di ATP (accertamento tecnico preventivo) così come consigliato dai legali” al fine di far nominare al tribunale di Imperia un perito super partes che verifichi la tesi del comune e di Rivieracqua. Il passaggio successivo è quello di fare causa ad Amat per richiedere indietro gli oltre 14 milioni di euro non dovuti. Ad occuparsi della pratica sarà lo studio Studio Legale Associato Russo e Dalla Libera di Sanremo.
Con ogni probabilità l’Ente e l’Amat aderiranno all’istituto arbitrale per risolvere le controversie e se quest’ultima dovesse soccombere non potrà far altro che portare i libri in tribunale. Al comune di Diano Marina si potrebbero unire altri comuni del golfo dianese provocando una reazione a catena che potrebbe inguaiare non poco la società presieduta da Barbara Pirero.
