Locali di alto livello, console, musica e inizia la serata. Mirko Marchino, 28enne, da 10 anni si trova a Milano, dove ha ogni settimana un’agenda fitta di eventi dove portare la sua musica.
Nato a Imperia e vissuto a Diano Marina, Mirko, in arte Mark Solano, ha deciso di uscire da una piccola realtà per riuscire ad emergere nel mondo della “vita notturna”. Per questo motivo, a soli 18 anni ha deciso di partire per Milano, impegnandosi a fondo per raggiungere il suo sogno, diventare un Dj affermato.
QUANDO HAI INIZIATO AD AVVICINARTI AL MONDO DEL DJ?
“La passione per la musica è iniziata nel lontano 1999, quando avevo 10 anni, ascoltando Blue degli Eiffel 65. Poi, in Calabria mio cugino faceva già il Dj e mi sono avvicinato a questo lavoro. Io ho iniziato quando avevo circa 17 anni, portando mie piccole produzioni musicali Hip Hop e Techno al Pop di Diano San Pietro e in altri locali, fino a diventare il Dj Resident (Dj “fisso” del locale) del Piper di Sanremo. La passione per la musica la ho fin da quando ero piccolo. La mia infanzia è stata difficile. Ho perso mia mamma quando ero piccolo e poi ho girato tra parenti e collegi per anni. Alcune volte sono scappato e una di queste è stata proprio per andare a suonare in un locale”.
PERCHÈ HAI DECISO DI ANDARE VIA DA IMPERIA?
“È stata una scelta necessaria quando mi sono reso conto che se fossi rimasto qui, sarei rimasto dentro piccoli locali per sempre. Avevo bisogno di qualcosa di più. Nel 2007 sono così partito per Milano e inizialmente ho fatto la gavetta facendo i lavori più disparati, finchè un giorno ho conosciuto un ragazzo che aveva in mano i locali della città e mi ha fatto fare la mia prima serata. Da lì poi ho iniziato a lavorare come Dj partendo dai piccoli locali fino a quelli più conosciuti Byblos, Karma Borgo del Tempo Perso, Magazzini Generali, Alcatraz. Faccio anche il vocalist, ma soprattutto fuori città”.
COM’È LA VITA DA DJ? SI LAVORA SOLO DI NOTTE?
“No, ti prende tutta la giornata. Solitamente durante la settimana svolgo il lavoro di organizzazione degli eventi, contattando gli altri Dj e le agenzie, preparando l’agenda. Poi preparo le serate, la musica e la scaletta a seconda dell’evento a cui devo partecipare. Non lavoro solo per le discoteche, faccio anche matrimoni, compleanni, eventi aziendali, e altro. Dopo la parte organizzativa, poi, arriva l’evento vero e proprio dove porto la mia musica con la mia console Cdj 2000 Nexus mixer djm 2000nxs, ossia lettori CD e Usb della Pioneer, la versione moderna dei piatti in vinile”.
PERCHÈ “MARK SOLANO”?
“Solano era il cognome di mia madre, mentre Mark l’ho ripreso contraendo il mio cognome”.
UN EVENTO PARTICOLARE AL QUALE HAI LAVORATO?
“Sicuramente la prima Silent Disco sul Lago di Verbania 4 anni fa. Allora era una cosa nuova per tutti, è stato molto emozionante, ora si è diffuso. Un’altra occasione speciale è stato l’evento di capodanno all’autodromo di Monza dove c’erano 4.000 persone. Lì ho sia suonato sia fatto il vocalist. È stata la prima volta in cui mi sono trovato davanti così tante persone. Spesso mi trovo a lavorare con 1500 persone alla volta, ma lì è stato spettacolare”.
QUALE MUSICA FAI SENTIRE NELLE TUE SERATE?
“A Milano va molto l’Hip hop e Reggaeton. A me piace mi piace il genere Funky House, ma per esigenze di pista, che qui è molto modaiola e segue la scena di Miami, porto maggiormente l’altro tipo di musica. Molto dipende dall’evento in questione. Spesso faccio serate per clienti internazionali, quindi cambio musica a seconda dell’esigenza. Sono totalmente autodidatta, sia per quanto riguarda il Dj sia per il canto, un’altra cosa che amo fare. Prendo ispirazione da Drake a James Brown, ma anche dai grandi classici come Sinatra”.
PENSI CHE A IMPERIA NON CI SIA L’AMBIENTE GIUSTO PER QUESTO TIPO DI LAVORO?
“Imperia e la Liguria in generale sono luoghi meravigliosi, dove si vive benissimo. Purtroppo però, se si guarda al campo della discoteca e vita notturna, lì si è molto indietro, c’è meno “mentalità da festa”. Inoltre, non riuscivo più a lavorare in un clima in cui il Dj non è considerato un vero lavoro, ma solo un passatempo o un gioco. A Milano questa figura è vista con più serietà e per me è un lavoro a tutti gli effetti”.
ADESSO, PERÒ, HAI QUALCOSA IN CANTIERE?
“A breve termine ho in cantiere un mio disco, con testo e arrangiamenti scritti da me, in collaborazione con un produttore di Imperia. Non voglio dire molto per scaramanzia. A lungo termine, mi piacerebbe pensare ancora più in grande e andare all’estero, precisamente negli Stati Uniti”.
[wzslider autoplay=”true” interval=”6000″ transition=”‘slide’” lightbox=”true”]
La canzone è blue degli Eiffel 65
I locali sono
Byblos
Karma borgo del tempo perso
Magazzini Generali
Alcatraz
Quedti i 4 principali ma ce ne sono tante altri