24 Novembre 2024 04:13

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24 Novembre 2024 04:13

PROCESSO “LA SVOLTA” – IL PRESTITO USURAIO DI GALLOTTA E MARCIANO’ PER IL NIGHT DI GIANNI TRIFOGLIO

In breve: Vincenzino Marcianò alla madre: "Ce li devo dare a Pino che me ne da 13 al ritorno, dammeli!"

La svolta Riprende il processo “La Svolta” inerente all’operazione anti-‘ndrangheta portata a segno dai Carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Genova nel dicembre dell’anno scorso nei Comuni di Ventimiglia, Bordighera e Diano Marina. Prosegue la deposizione del Maresciallo Camplese sulle operazioni usuraie effettuate direttamente o meno della famiglia Marcianò.

Dall’intercettazione ambientale presso l’abitazione di Marcianò Giuseppe – riprende il Maresciallo – Le forze dell’ordine hanno capito che Marcianò Vincenzo ha chiesto a sua madre, Elia Angela, 10.000 euro da dare a Gallotta Giuseppe il quale li avrebbe girati poi al gestore di un locale:Ce li devo dare a Pino che me ne da 13 al ritorno..dammeli..allora il 28 del mese prossimo lui ti deve portare 13.000 euro..hai capito?“.

I soldi erano diretti a Trifoglio Gianni, un imprenditore ligure, diventato proprietario nel 2010 del night club sanremese “Nuites Magiques”. A marzo era entrato nella società anche Sorvillo Luigi, detto “Gino” versando una quota di 10.000 euro, dopo un periodo di tempo però Sorvillo decise di ritirarsi dell’affare e chiese a Trifoglio la restituzione della somma versata per entrare in società. Trifoglio, automaticamente, fu costretto chiedere un altro prestito a Gallotta Giuseppe“.

Le difficoltà di Trifoglio nell’estinguere il debito però – prosegue Camplese – erano sempre più palesi: non riusciva a pagare e così decise di fare un passaggio di un’auto a Gallotta, come pegno. La BMW di Florea Costel, fratello della convivente di Trifoglio Gianni è stata così venduta per saldare una parte di questo debito. Ma non basta”.

Trifoglio continuava ad avere dei grossi problemi di carattere economico nel locale e a causa di una serie di fatture non pagate, nell’aprile del 2011 aveva chiesto un nuovo prestito per un totale di 4000 euro, compreso di interessi. A quel punto però l’imprenditore non riusciva più a gestire la situazione e decise di cedere la sua quota del night a Romeo Giovanni per 12.500 euro che sarebbero stati consegnati direttamente a Gallotta Giuseppe per estinguere il suo debito”.Da queste estorsioni abbiamo avuto un riscontro poi confermato anche da Trifoglio che parla anche di minacce ricevute per farsi pagare il debito” conclude il Maresciallo.

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