“Il Movimento 5 Stelle a livello nazionale si è già espresso sull’irricevibilità del Decreto Lorenzin sulle vaccinazioni. Naturalmente non viene messa in discussione l’importanza fondamentale della prassi vaccinale come strumento di prevenzione, semmai la scelta di utilizzare un approccio coercitivo, che sta provocando una pericolosa spaccatura nel nostro Paese” – Scrivono Gabriele Pisani e Andrea Melis, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, con una nota stampa.
“Purtroppo davanti ai dubbi e alla disinformazione della popolazione non si è intrapreso un percorso di dialogo, ristabilendo un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, ma si è scelto di intervenire con l’imposizione. Si è addirittura prevista la possibilità di segnalare i genitori inadempienti rispetto al calendario vaccinale al tribunale per i minori.
In Regione Liguria, come M5S, abbiamo intrapreso un percorso diametralmente opposto, fatto di ascolto, confronto e accompagnamento della popolazione. A questo scopo abbiamo presentato una Proposta di leggeche prevede la creazione di un Centro Unico Regionale di consulenza prevaccinale e di sorveglianza degli eventi avversi a vaccinazione, denominato Canale Verde Liguria, seguendo l’esempio della Regione Veneto.
Con la nostra Proposta si vuole rispondere all’aumentata domanda di sicurezza dei vaccini, prevedendo la possibilità di verificare l’ammissibilità alle vaccinazioni da parte di soggetti con specifici problemi di salute, oltre che consentire l’effettuazione, ove richiesti, di esami pre-vaccinali, per valutare le condizioni immunitarie della persona da sottoporre a vaccinazione.
Attualmente opera presso A.LI.SA il Centro Regionale per la Farmacovigilanza e l’Informazione indipendente sul Farmaco (CRIFF) che si occupa genericamente del monitoraggio e della segnalazione delle reazione avverse da farmaci, senza però avere una parte specifica dedicata alle vaccinazioni. Tale lacuna verrebbe colmata con il sopracitato Centro e con il registro.
La Regione avrà la disponibilità di questi importantissimi dati, che rimarranno al suo interno e potranno essere usati per scelte ponderate, oltre che una comunicazione incisiva ed accessibile a tutti.
Questa Proposta di Legge è solo un primo piccolo passo per migliorare il sistema ligure nella direzione di quello molto più avanzato oggi adottato in Veneto. E stiamo già lavorando a una mozione per impegnare la Giunta Toti e l’assessore Viale a confermare l’irricevibilità del decreto, come già avvenuto proprio in Veneto, sottolineando l’incostituzionalità di questo atto, auspicando il superamento di un modello impositivo per la tutela della salute e della sicurezza dei propri cittadini”.