La famiglia Pellegrino, da Seminara a Reggio Calabria, si è trasferita a Ventimiglia negli anni ’70. Nel mentre a Reggio Calabria era in corso la faida tra varie ‘ndrine, le due più importanti erano quelle dei Gioffrè alleati con i Santaiti che si occupavano di traffico di immigrati, armi, prostituzione, droga… Proprio da questa faida ne uscirono vincitori i Gioffrè e i Santaiti contro la ‘ndrina dei Pellegrino.
La famiglia Pellegrino, a Ventimiglia, ha poi un legame stretto con la famiglia De Marte di Diano Marina. La madre dei Pellegrino infatti, De Marte Vincenza, era la sorella di De Marte Giovanni, sposata con Titto Domenica, sorella di Titto Francesco. Lo stesso De Marte Giovanni era poi stato assassinato nell’84 a Seminara con tre colpi di lupara.
Negli ultimi anni delle indagini poi sono stati rilevati dei collegamenti molto stretti tra la famiglia Pellegrino e quella dei Barilaro (Pellegrino Giovanni infatti era sposato con Barilaro Nadia) che è riuscita ad avere un elevato grado di autonomia pur rimanendo all’interno del locale di Ventimiglia.” I Pellegrino avevano poi del forte ascendente sull’amministrazione comunale di Bordighera – spiega il Maresciallo Camplese – come per il caso dello scioglimento del Consiglio Comunale,oppure l’inaugurazione del Bar “Fondegu” di Bordighera, intestato a Pepè Lucia, moglie di Pellegrino Maurizio, dove, grazie a dei servizi di osservazione erano stati notati svariati pregiudicati noti alla zona come De Marte Rocco, Staltari Roberto, Rambone Raffaele e Giuseppe Barilaro”.