22 Dicembre 2024 12:29

22 Dicembre 2024 12:29

REGIONE LIGURIA. MAFIA. SALVATORE (M5S):”INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI, DA UN ANNO E MEZZO ASSESSORE VIALE NON CONVOCA TAVOLO LEGALITÀ”

In breve: Non siamo più di fronte a casi isolati. La Liguria è sempre più tristemente terra di mafia, con interessi che spaziano dal gioco d’azzardo ai rifiuti, dagli appalti al traffico di droga, come hanno messo a nudo numerose inchieste negli ultimi anni

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Infiltrazioni della ‘ndrangheta tra i camalli, il porto di Genova come nuovo hub del narcotraffico italiano, gli interessi dei clan nelle grandi opere. E ancora, la maxi-inchiesta di Lavagna, i tentacoli della piovra che si estendono fino a Sarzana e a La Spezia. È allarmante il quadro che emerge in Liguria dal rapporto annuale della Direzione Nazionale AntimafiaScrivono così Alice Salvatore e Luca Pirondini, del Movimento 5 Stelle, con una nota stampa.

“Non siamo più di fronte a casi isolati. La Liguria è sempre più tristemente terra di mafia, con interessi che spaziano dal gioco d’azzardo ai rifiuti, dagli appalti al traffico di droga, come hanno messo a nudo numerose inchieste negli ultimi anni.

Siamo di fronte a una vera e propria emergenza sociale ed economica che la politica non può più permettersi di ignorare. Nell’ultima campagna elettorale per le amministrative solo il MoVimento 5 Stelle ha parlato apertamente di infiltrazioni mafiose e di lotta alla criminalità organizzata. Dagli altri candidati solo indifferenza e silenzio.

In due anni di governo regionale il centrodestra ha convocato una sola volta il Tavolo della Legalità. E, se non fosse stato per il M5S, probabilmente saremmo ancora in attesa di una data.

Il primo – e finora unico – incontro risale ormai al febbraio 2016, quasi un anno e mezzo fa. L’assessore Viale si ridesti dal suo torpore e convochi subito il Tavolo per aggredire un’emergenza ormai dilagante. Aldilà delle belle parole, è stato fatto poco o nulla per contrastare il fenomeno. Anzi, di fatto, lo si incoraggia, dal momento che tutte le forze politiche, ad eccezione del M5S, spingono per quelle grandi opere, come il Terzo valico, falcidiate da continui scandali e arresti.

Riportiamo la legalità e la trasparenza al centro dell’agenda politica, come abbiamo chiesto con cinque domande pubbliche ai candidati sindaco genovesi, in vista del ballottaggio. La lotta alla criminalità comincia dalla meritocrazia, dalla trasparenza e da una corretta gestione della cosa pubblica”.

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