Degrado e abbandono in Calata Anselmi. È questa la denuncia del direttore del Museo Navale di Imperia, Flavio Serafini, manifestando grande amarezza per il disinteresse dimostrato dall’amministrazione e dagli altri soggetti coinvolti nei confronti della banchina che ospita la famosa manifestazione “Vele d’Epoca” a Porto Maurizio.
Nel suo sfogo, Serafini fa anche riferimento alla proposta di portare il Luna Park anche in Calata Anselmi, ma spiega che, per problemi di sicurezza, sarebbe inattuabile.
“A proposito di banchine e del loro utilizzo, articoli di stampa recenti, mi inducono ad alcune riflessioni – scrive Serafini – Per quella di Oneglia, sinceramente non riesco a capire il mancato accordo tra Assonautica e Go Imperia sulla gestione di Calata Cuneo che pone seriamente il problema della sopravvivenza della manifestazione “Vele d’Epoca”. Un punto di incontro tra le parti andava e va trovato nell’interesse della Città.
Un altro articolo, abbastanza risibile, si riferiva ad una proposta di un Assessore che suggeriva il trasferimento del Luna Park di Oneglia in Calata Anselmi – continua – probabilmente legata a maggiori comodità di parcheggio. Forse il proponente ignorava che in nessun porto al mondo esistono Luna Park a pochi metri dal ciglio della banchina, per problemi di sicurezza e di igiene pubblica e che nessuna Port Authority o Comandante del Porto consentirebbe una simile soluzione.
Il degrado di Calata Anselmi è invece non più sostenibile e si trascina da anni nel disinteresse o impotenza di tutti i Soggetti coinvolti ( Comune, Go Imperia, Assonautica, Agenzia delle Dogane, Capitaneria di Porto).
Ho ripetutamente chiesto all‘Assessore al Demanio di occuparsi del problema e di accelerare lo spostamento dell’Ufficio della Polizia Marittima che ancora permane in banchina. Per la nuova sede prevista per questi uffici si devono sostenere i costi per l’allacciamento al collettore fognario legato al depuratore, ma nel frattempo si continua il costoso ritiro del liquame di tutto il porto turistico a costi altrettanto elevati.
Permane la presenza dei due box uffici, presumibilmente senza titolo autorizzativo, sedi di continue visite di ladri e barboni, per i quali una ordinanza di sgombero immediato da parte del Comandante del Porto sarebbe opportuna se non è stata già avanzata!
L’ Agenzia delle Dogane ha poi sempre difeso ad oltranza in questi anni la cosiddetta “cinta doganale”, quel muro attualmente inutile per il cui abbattimento la stessa Agenzia sarebbe oggi favorevole.
Si guadagnerebbero parcheggi richiesti a gran voce dai visitatori del Museo Navale, parcheggi tuttora in uso esclusivo della Capitaneria considerando gli spazi interni usati per autovetture dai propri dipendenti.
Il degrado, che emerge da queste immagini – conclude – impedisce la realizzazione dell’ingresso principale (lato banchina) del Museo ed offre uno scenario assai poco dignitoso per la massiccia presenza di topi tra le sterpaglie e rottami di vario genere. L’ accostamento tra le due Calate è improponibile: Oneglia offre una banchina vivibile, con una serie continua di ristoranti e bar che rendono viva e piacevole la fruizione anche in chiave turistica dell’area, mentre a Porto Maurizio, desolazione e deserto sono padroni di una banchina che potrebbe e dovrebbe essere all’onor del mondo!”
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