Imperia. Nuova spaccatura tra le fila della maggioranza targata Capacci. Questa volta di mezzo ci sono gli 8 dipendenti dell’A.S.T. (Azienda speciale Tributi), di proprietà di Amat la quale viene controllata al 52% dal Comune di Imperia.
Questa sera, infatti, al quarto punto dell’ordine del giorno del consiglio comunale c’è la delibera con la quale l’Ente metterà a gara uno dei servizi svolti dalla società che al momento si trova con un consiglio di amministrazione dimissionario è prossima alla liquidazione.
A tirare per la giacchetta il sindaco Capacci, intenzionato a mettere a gara il servizio di riscossione dei tributi (pagamento multe e recupero crediti saranno affidate a polizia municipale e all’Agenzia delle Entrate) sono i consiglieri di “Azione Civica”.
La società è da sempre considerata un “enclave” elettorale vicina al centrodestra stresciniano così come lo sono stati alcuni dei suoi amministratori negli anni.
Motivo del contendere è appunto, la modalità di messa a gara del servizio che, secondo Montesano & Co. non tutelerebbe abbastanza i lavoratori, non potendo permettere l’assunzione “d’ufficio”. Per questo motivo gli uffici e lo stesso primo cittadino starebbero cercando di correre ai ripari al fine di non vedersi bocciare dal consiglio una pratica fondamentale per il futuro dei lavoratori.
Gli uffici avrebbero preparato un bando che consentirà alla ditta che prenderà in carico i dipendenti un maggior punteggio. Questo però, non basterebbe ad “Azione Civica” che ha minacciato di non votare la pratica. Nelle prossime ore potrebbero esserci nuovi colpi di scena che potrebbero salvare capre e cavoli.