Sabato 1 luglio 2017, in Dolcedo, alle ore 16.30, viene ufficialmente restituito ai fedeli lo splendido Oratorio di San Carlo Borromeo con la presentazione dei lavori di restauro che hanno interessato gli interni nel 2015/2016.
Dopo i saluti del Parroco don Carmelo Licciardello che ha seguito con lungimiranza tutta la fase della realizzazione del restauro, quelli del Sindaco di Dolcedo Giovanni Danio, del Direttore dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali Mons. Giorgio Brancaleoni e del Funzionario della Soprintendenza delle Belle Arti di Genova Dott. Alfonso Sista, seguirà l’ intervento di illustrazione dei lavori eseguiti, ad opera del Direttore dei lavori Arch. Erminia Airenti.
L’ architetto Airenti ha preparato uno studio sull’oratorio di San Carlo, che è stato costruito nella prima metà del Seicento, lungo l’antica mulattiera che dal capoluogo, Dolcedo Piazza, saliva verso la frazione di Costa Carnara, in un’area coltivata a fasce ed inserita nel verde paesaggio collinare, da cui si scorge il mare.
Era retto da una confraternita che aveva la mansione di accompagnare i defunti durante i funerali: così che nel 1823 il titolo risultò mutato in oratorio della Buona Morte o di San Carlo.
Coll’estinguersi della confraternita, la Chiesa versava in condizioni conservative pessime ed era da tempo utilizzata solo due volte all’anno e quasi sempre chiusa.
Dal 1989 è iniziato un percorso di recupero che ha interessato dapprima il rifacimento del tetto ed il restauro della facciata, eseguiti dall’impresa Bartolomeo Papone sotto la direzione dell’ architetto Annacleta Merano, poi, nel 2010, il restauro della pala d’altare raffigurante San Carlo in veste cardinalizia, ad opera di Giorgio Gavaldo e Samanta Bruni.
Gli ultimi interventi di restauro conservativo hanno interessato tutto l’apparato decorativo interno, le murature e il coro ligneo ed hanno richiesto più di un anno di lavoro e 130000 euro quasi interamente donati da benefattori, in quanto l’operazione non ha goduto di finanziamenti; questi saranno illustrati non solo dall’architetto Airenti, ma anche dai responsabili del restauro: Dott.ssa Sabrina Baglietto per gli apparati pittorici e Dott. Luca Vernier per il coro ligneo.
Ora l’edificio sacro , con i sui arredi di pregio, è tornato al suo splendore e sarà aperto il giorno 4 di ogni mese, per la glorificazione di San Carlo, con grande gioia dei fedeli e della famiglia Perletto-Rubaudo preziosa custode dell’Oratorio
Al termine della presentazione dei lavori, dopo un intermezzo musicale curato dal Duo Arpa e Voce Eala Bahn, ci sarà un momento conviviale con rinfresco. La popolazione è cordialmente invitata.