È uno sfogo in piena regola quello del Sindaco di Imperia Carlo Capacci a poco poco più di 24 ore dal termine dell’ultimo consiglio comunale nel corso del quale, ancora una volta, sono emersi forti contrasti interni alla maggioranza.
In particolare il Partito Democratico, votando favorevolmente, ha permesso l’approvazione di un emendamento presentato dall’opposizione, segnatamente Imperia Bene Comune, per la modifica della delibera di consiglio che ha dato il via libera al nuovo appalto rifiuti porta a porta.
Un emendamento che, di fatto, ha certificato la volontà del consiglio comunale di ricorrere all’house providing per la gestione della raccolta rifiuti post Teknoservice. Terminata la votazione il sindaco Capacci ha applaudito ironicamente i consiglieri del PD.
A riguardo Capacci, raggiunto telefonicamente da ImperiaPost, ha dichiarato: “Non ce l’ho con il PD, ma sono deluso da quello che è successo. A mio modo di vedere i consiglieri del Pd si sono fatti prendere in giro tutta la sera dall’opposizione, per questo ho applaudito ironicamente dopo il voto. Imperia Bene Comune (e non solo) aveva assicurato che se il Pd avesse votato favorevolmente l’emendamento avrebbe poi approvato l’intera pratica sul porta a porta, ma così non è stato. Il Pd ha abboccato all’amo e questo mi dispiace”.
“In Provincia queste cose non succedono – prosegue Capacci – perché c’è una minoranza costruttiva. In Comune a Imperia invece c’è un’opposizione demagogica e distruttiva, che in questi anni non ha mai fatto una proposta concreta. In consiglio non c’è un bel clima, ed è per questo che io invito sempre i consiglieri di maggioranza a votare contro le proposte dell’opposizione, a prescindere dal contenuto”.
Nel corso del consiglio comunale di mercoledì Capacci si è lasciato andare a uno sfogo tra i corridoi di palazzo civico durante lo stop dei lavori del consiglio per la mancanza di numero legale. “Chi non crede in questa Amministrazione, sia coerente e si dimetta”. A chi era rivolto l’invito? Capacci replica così:“Era rivolto a tutti e non a qualcuno in particolare. Il fatto che manchi sempre il numero legale va a minare la credibilità nei confronti dei cittadini; se poi possa venir meno la maggioranza sarà un dato di cui prenderemo atto nel momento in cui si dimetteranno i consiglieri, non certo perché sarà la minoranza ad ‘auto-proclamarlo’. Personalmente sono sempre stato presente, per il rispetto che nutro nei confronti dei cittadini che mi hanno votato e invito tutti i consiglieri a fare lo stesso”.
Oltre al Pd, nel consiglio comunale di mercoledì, anche i gruppi Azione Civica e Per Imperia hanno votato contro una pratica di maggioranza, in particolare quella sul futuro della AST.
A riguardo Capacci dichiara:“Non hanno votato contro di me, ma contro una pratica presentata dall’assessore del Pd Fabrizio Risso. Come uscire da questa situazione di crisi? Tutti devono essere più responsabili e soprattutto devono partecipare alle riunioni di maggioranza”