Guai giudiziari per l’esponente di “Diano Futura” e dell’Udc del golfo dianese, padre dell’ex assessore alla polizia municipale Roberto Manduca, Agrippino “Pippo” Manduca (69 anni). Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Imperia Francesca Sussarellu lo ha citato a giudizio con l’accusa di diffamazione nei confronti del commissario Capo della Polizia Municipale Franco Mistretta.
Manduca dovrà presentarsi nel mese di giugno del prossimo anno dinnanzi al giudice monocratico Domenico Varalli in quanto “con più azioni di un medesimo disegno criminoso, pubblicava sul suo profilo facebook un testo con il quale offendeva la reputazione di Mistretta”.
Il procedimento contro Manduca prende vita nell’agosto del 2013 quando l’esponente dell’Udc creò sulla sua pagina facebook una vera e propria rubrica denominata “Avoiubenadian” attraverso la quale criticava aspramente i vertici della polizia municipale e l’amministrazione comunale dell’epoca.
Dopo la denuncia di Mistretta il caso approdò dinnanzi al giudice per l’udienza preliminare Massimiliano Botti che aveva restituito al PM gli atti perché sostenne che il magistrato inquirente avrebbe dovuto provvedere ad una citazione diretta a giudizio di Manduca in quanto il reato non era ascrivibile alla legge sulla stampa punibile con una pena massima di 6 anni di reclusione, ma di semplice diffamazione aggravata dal “mezzo di pubblicità” (pena massima 3 anni, ndr). Il PM, si trattava del Procuratore Capo Giuseppa Geremia, fece appello alla Cassazione che però sposò la tesi del giudice.
Il PM Sussarellu ha così, come indicato dalla Cassazione, citato direttamente a giudizio Manduca.