Sabato 8 luglio alle ore 8.15, all’auditorio del Museo Navale in via Scarincio 3, sarà proiettato il cortometraggio “La ricerca del legname” tratto dall’omonima graphic novel di Marino Magliani e Marco D’Aponte, edita da Tunué. Le voci sono di Eugenio Ripeti e la regia è di Antonio Mameli. L’evento sarà accompagnato dalla musica di Freddy Colt (harmonium) e Paolo D’Aloisio (sax tenore).
L’appuntamento è stato presentato nella mattinata di oggi al Comune di Imperia, alla presenza dell’assessore comunale Nicola Podestà, lo scrittore Marino Magliani, il direttore dell’associazione Proxima Marco Frassinelli e il presidente del Circolo Borgo D’Oneglia Marco Armeglio.
NICOLA PODESTÀ
“Abbiamo organizzato questo incontro per far notare come sia importante questo evento sia dal punto di vista letterario sia dal punto di vista dell’illustrazione. Sempre legata alla proiezione del cortometraggio ci sarà l’esposizione dei manifesti di film di fantascienza del cinema italiano nel locali del Museo Navale, visitabile dall’8 al 15 luglio dalle 18.30 alle 22.30″.
MARCO FRASSINELLI
“L’associazione Proxima si occupa di mostre d’arte, presentazioni di libri e collabora con varie associazioni. Siamo arrivati alla 7a edizione di “Mostriamo il cinema” che oltre alla mostra che terremo al Museo Navale avrà anche 4 appuntamenti: sabato 8 luglio, lunedì 10 luglio, mercoledì 12 luglio e sabato 15 luglio”.
MARINO MAGLIANI
“Il libro ha avuto una genesi nel 2012, era un racconto appartenente a una collana “Zoo” di una casa editrice palermitana, che pubblicava racconti su animali di autori contemporanei italiani, come Giulio Mozzi, Carlo D’Amicis, e altri. Io ero uno dei narratori che hanno contribuito a questa collana. Inizialmente il mio progetto era di scrivere su un cane, ma i curatori Giorgio Vasta e Dario Voltolini mi hanno fatto notare che la collana era già un canile, sono passato a un asinello, e poi però mi ha entusiasmato la storia di uno scrittore cileno, di cui ho tradotto una raccolta di saggi, Roberto Bolaño, un’icona della letteratura, “Il topo dei poliziotti”, che era un topo vincente investigatore.
Il mio topo, invece, è un perdente, apre la sua agenzia di investigazioni e i suoi clienti sono i reietti, popolani, le “tope” povere. Durante una di queste investigazioni scopre che il topo che sta cercando potrebbe essere emerso, quindi lascia il sotterraneo e quando emerge da un tombino trova Imperia. Quindi il mare, la Galeazza, il monte Calvario, il Parasio e comincia la sua schizofrenica ragnatela di spostamenti, Prelà, Dolcedo, arriva fino a Taggia. Alla fine incontrerà questo topo replicante e forse anche il topo di Roberto Volagno. Come sempre c’è un ritorno nelle mie narrazioni, dall’Olanda alla nostra Liguria”.
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