Gabriele Saldo, 65 anni, direttore generale di Rivieracqua, storico esponente di Forza Italia, è stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Imperia sui concorsi banditi dalla società consortile a capitale interamente pubblico incaricata della gestione del servizio idrico integrato, depuratori, fognature e acquedotti.
L’inchiesta condotta dal Procuratore Capo Grazia Pradella e dal Sostituto Francesca Sussarellu ha preso il via nel mese di febbraio scorso a seguito di alcuni accertamenti condotti dai militari comandati dal Maggiore Roberta Masci. I PM stanno procedendo con le ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e rivelazione di segreti di ufficio, ma anche sulle ipotesi di corruzione e abuso d’ufficio, queste ultime ancora in via di definizione.
Tra gli indagati spunta anche un altro nome illustre. Si tratta di Federico Fontana, ex presidente della Riviera Trasporti, originario di Novi Ligure, professore di Economia all’Università di Genova, delegato di facoltà in quella di Imperia, referente di Aidea e collaboratore del Sole 24 Ore.
Al momento in totale sono cinque gli indagati, tra cui tre candidati, tutti difesi dall’avvocato Carlo Fossati, mentre Saldo e Fontana sono difesi rispettivamente dagli avvocati Alessandro Mager e Alessandro Moroni. Quattro, invece, i concorsi finiti nel mirino degli inquirenti, “Letturista”, “Esperto tecnico”, “Esperto Amministrativo” e “Operazione Manutenzione”.
Nelle scorse ore i finanzieri coordinati dal Maggiore Roberta Masci, hanno eseguito svariate perquisizioni, in particolare nelle sede principale di Rivieracqua, in Valle Armea, a Sanremo. Ma non solo, le fiamme gialle hanno acquisito documentazione anche nelle sedi distaccate, Imperia e Diano Marina e anche a Novi Ligure.
Rivieracqua è presieduta dall’avvocato Massimo Donzella (PD), che non è indagato, e amministrata dal suo direttore generale Gabriele Saldo (storico esponente di Forza Italia).
Secondo l’ipotesi accusatoria, alcuni candidati sarebbero venuti a conoscenza delle domande prima della prova scritta. Come? Grazie all’aiuto di dirigenti, amministratori e politici. Ma non solo, nel mirino anche una candidata che avrebbe sostenuto l’esame con tanto di auricolare, mantenendosi in contatto con qualcuno per avere le risposte in tempo reale.