Continuano le discussioni dopo il botta e risposta tra il sindaco di Imperia Carlo Capacci e Michela Aloigi, mamma di un ragazzo disabile, Matteo, principale artefice dell’installazione dell’altalena per disabili al parco urbano dopo una lunga battaglia, sulla chiusura dell’altalena, riportato dal nostro giornale nella giornata di domenica.
Della polemica si è interessato addirittura Massimo Gramellini all’interno della sua rubrica “Il caffè di Gramellini” sul Corriere della Sera. Proprio sull’interesse della stampa nazionale si è incentrato lo sfogo del consigliere comunale Olivero Olivieri.
“La nostra è proprio una città strana – scrive Olivieri – Per la prima volta, da anni, si è cercato di far rispettare una legge regionale che stabilisce di devolvere il 10% degli oneri di urbanizzazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche (o meglio edilizie, come le definisce il mio amico e compagno Fiorenzo Marino).
Si è creato un apposito capitolo di bilancio – continua – sono state accantonate le risorse (putroppo ridotte rispetto a quelle ingenti che il Comune aveva in altri tempi), si è creata una apposita commissione (P.E.B.A.) che ha redatto un progetto, grazie all’impegno volontario del suo presidente, ed a conclusione di questo lungo percorso oggi si vedono cantieri in tutto il centro di Oneglia, con costruzione di scivoli, marciapiedi, banchine per autobus, il tutto per favorire la mobilità di disabili ed ipovedenti. Tutto ciò è sotto gli occhi di tutti ed inconfutabile.
Un cambio culturale “storico”, pensare e progettare una città a dimensione di tutti, un luogo dove anche chi è stato colpito da una invalidità si senta finalmente libero di muoversi ed uguale agli altri.
Andremmo portati ad esempio per tutte le città d’Italia – conclude – Ed invece balziamo agli onori della cronaca nazionale (Repubblica, Corriere, etc) con una vicenda che dipinge i nostri concittadini per maleducati, irrispettosi ed ignoranti e l’amministrazione quale disinteressata ai diritti dei disabili. Probabilmente è quello che ci meritiamo”.