“L’acqua manca più volte al giorno e siamo costretti a usare quella in bottiglia per lavarci e cucinare”. È questa la situazione che denunciano circa 40 famiglie residenti in località Monti e zone limitrofe, a Pontedassio.
Il problema della mancanza d’acqua, a momenti alterni, va avanti da anni e, nonostante ripetute richieste di trovare una soluzione al disagio, i cittadini affermano di essere stati rimbalzati da Amat e Comune senza arrivare a una conclusione. Recentemente, le famiglie si sono organizzate per realizzare una petizione, con allegate le loro firme, indirizzata agli enti competenti al fine di manifestare ancora una volta l’emergenza della problematica.
“Vogliamo segnalare l’incresciosa situazione in cui si trova la periferia di Pontedassio – afferma uno dei residenti – il problema si presenta specialmente al mattino e alla sera, circa 40 famiglie si ritrovano completamente senza acqua. Questo non dipende dal concomitante allarme siccità, poiché il fatto si ripete, non così grave, ogni anno, piovoso o meno. Quest’anno, in particolare, il problema si è aggravato.
Comune ed azienda gestrice (Amat) si rimpallano la questione scaricando l’un sull’altro il problema e non trovando soluzione. Ad oggi, quindi, negli orari di uscita per andare al lavoro e di rientro dallo stesso un centinaio di cittadini non hanno possibilità di lavarsi, di preparare la cena, di attivare una lavatrice (questo poi è sempre un rischio, poiché sparendo l’acqua all’improvviso non un solo bucato è risultato danneggiato, oltre ai relativi danni che può avere l’apparecchio,al pari delle caldaie).
Nel mio caso – continua – avendo un bimbo neonato e due genitori anziani si ha persino difficoltà a mantenere un’adeguata igiene, creando un disservizio, ma soprattutto difficoltà di gestione dei cittadini di fascia debole che si trovano costretti ad esser lavati con acqua acquistata, in perfetta aderenza con contenimento degli sprechi, di produzione di rifiuti, eccetera. Inoltre, i contatori girano anche quando manca l’acqua, a causa dell’aria nelle tubature.
Con le altre famiglie abbiamo creato un gruppo su Whatsapp dove ci teniamo in contatto per diverse questioni e circa una settimana fa abbiamo raccolto le firme per realizzare una petizione attraverso un avvocato, indirizzata a Amat e Comune di Pontedassio”.
Contattato da ImperiaPost, il sindaco di Pontedassio, Franco Ardissone, ha spiegato la situazione del Comune riguardo la vicenda e ha illustrato le soluzioni che potrebbero essere adottate nel breve periodo.
“I problemi sono due: la carenza d’acqua e le tubature vecchie – afferma – Essendo che la nostra acqua è molto calcarea i tubi si rovinano più facilmente. Purtroppo conosciamo bene le problematiche che devono affrontare da tempo i residenti, ma i miracoli non possiamo farli, anche perché fare investimenti adesso, quando l’Amat non si sa per quanto ancora rimarrà, è complicato.
Per riuscire a risolvere il problema servono più di 100 mila euro – continua – e proprio oggi in Provincia discuteremo la realizzazione di una nuova linea da affiancare a quella vecchia, creando un anello, con un tubo più grosso, che eliminerebbe ogni problema.
L’Amat sta facendo i progetti e, visto che ha dei debiti verso il Comune, potrebbe ripagarli facendo i lavori – conclude – Se tutto dovesse andare bene, entro agosto/settembre i lavori potrebbero essere già conclusi”.