I membri del Cda dell’Ast, Azienda Speciale Tributi, partecipata di Amat, passano da 3 a 5. La decisione è stata ratificata nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 12 luglio, nel corso del cda di Amat, presieduto da Barbara Pirero. All’origine dell’aumento dei consiglieri, la cui nomina è stata poi firmata dal Sindaco Capacci, con relativa ordinanza, non ci celano però motivazioni di carattere gestionale, ma piuttosto un pasticcio politico.
Nelle scorse settimane, infatti, il Sindaco di Imperia Carlo Capacci aveva nominato i tre membri del cda dell’Ast, individuati nelle figure di Pier Paolo Ramoino, 63 anni, impiegato di banca, segretario cittadino del PSI e candidato alle ultime elezioni nella lista “Imperia di tutti, Imperia per tutti”, Achille Fontana, commercialista, e Simona Urso, avvocato (le ultime due entrambe nomine tecniche), scatenando le vibranti proteste dell’opposizione. Il motivo? Nel cda mancava un rappresentante della minoranza.
L’opposizione aveva infatti presentato una propria candidatura per il cda, ovvero Gianni Chiaraman, dipendente della Camera di Commercio, ex consigliere comunale, in quota Forza Italia, non presa però in considerazione dal Sindaco. Da qui le proteste della minoranza, con una lettera di fuoco inviata al Segretario Generale Rosa Puglia, al presidente di Amat Barbara Pirero, e allo stesso Capacci.
In quanto il regolamento della partecipate prevede per legge un rappresentante destinata alla minoranza, non si è potuto fare altro che ampliare il cda per dare spazio anche all’opposizione, nominando Chiaraman. Insieme all’esponente di Forza Italia, Capacci ha chiesto e ottenuto di poter nominare cda anche un rappresentate dei lavoratori, Patrizia Angeloni, dipendente Ast.
Il nuovo cda di Ast (il costo, nonostante l’aumento dei consiglieri, non varierà), dunque, è composto da Pier Paolo Ramoino, presidente, Achille Fontana, Simona Urso, Gianni Chiaraman e Patrizia Angeloni.
L’AST
Nel dettaglio, la pratica in discussione era relativa alla gestione del servizio di riscossione delle entrate tributari e extra tributarie, ad oggi gestito dall’Ast. In quanto società a capitale misto pubblico-privato (controllata di Amat) l’Ast è destinata alla liquidazione, con l’affidamento di servizio a soggetti terzi, tramite gara d’appalto, vista l’impossibilità di affidare il servizio a una società in house in quanto, come spiegato in consiglio dall’assessore Risso, non esistono al momento società comunali con le necessarie competenze per l’espletamento del servizio.