Prosegue senza sosta la polemica che ha fatto seguito alla lettera inviata a Imperiapost dal titolare del Bar Gelatoria Pinotto Paolo Maisano, con la quale il commerciante di Borgo Marina denunciava di aver subito minacce dal Vice sindaco Giuseppe Zagarella.
Ad intervenire per la seconda volta è il Capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati.
Leggo gli interventi dei Capogruppo del Pd e di Imperia Cambia che, nuovamente, mostrano di non aver capito il tema centrale della vicenda inerente la pubblica denuncia di un cittadino di aver subito minacce e pressioni indebite da parte del Vice Sindaco Zagarella.
Egregi colleghi, su queste cose non si scherza e non si svicola.
Il problema non è se i lavori (per inciso, deliberati, progettati e finanziati dalle precedenti amministrazioni) danno o meno disagio, ne se il porto e’ finito o meno, ne se il sottoscritto e la collega Poillucci siamo amici o no.
Qui non c’è da fare dell’ironia (collega Montanari) o invocare un ‘vogliamoci bene’ (collega Savioli).
Qui siamo di fronte alla denuncia di un cittadino, che afferma e dichiara di poter provare fatti molto gravi e un amministratore che nega di avere fatto quanto gli viene addebitato.
Prendo atto che, per spirito di partito o di coalizione, piuttosto che per amicizia, Pd e Imperia Cambia si schierano da parte del potente di turno, difeso ‘a prescindere’, peraltro dando atto che forse c’è stata qualche ‘incomprensione’ con il cittadino, che si ‘chiarirà’ (mentre Zagarella, ostinatamente nega tutto ed ha addirittura querelato chi ha ‘usato’ criticare il atteggiamento).
Bene, i colleghi prendano atto che, per naturale vicinanza a chi ‘osa’ sfidare il potere e la prepotenza, personalmente sarò sempre al fianco del cittadino che denuncerà soprusi, prepotenze o anche solo comportamenti irrispettosi.
Nel caso specifico, non conosco il cittadino in questione ma, mi dicono, e’ persona seria, un lavoratore, certamente non un facinoroso o un nemico a prescindere della attuale amministrazione; inoltre, è un dato di fatto che, quando meno soggettivamente, sia è sentito minacciato ed intimorito dal ‘potente’ di turno.
Se poi non si è trattato solo di una percezione soggettiva, ma si sono verificati fatti anche costituenti reato, auspico che verrà chiarito quanto prima della Magistratura, ascoltando i testimoni che il cittadino afferma aver assistito ai fatti.
I cittadini sappiano che ‘c’è un Giudice a Berlino’ (come Bertold Brecht fa dire al povero ma tenace mugnaio che si batte contro un imperatore per via di un torto subito) e non debbono mai chinare la testa, mai.
Detto ciò, elementari regole di decenza istituzionale, imporrebbero un diverso atteggiamento del ‘potente’ di turno e dei partiti che lo sostengono, non ulteriori minacce, ridicole ironie o melense frasi fatte, francamente fuori luogo.
Se Zagarella, il Pd e Imperia Cambia non lo capiscono, il problema e’ più grave di quanto pensassi. Credo però che gli imperiesi lo abbiano capito.