Nell’edizione che ha visto un italiano sul podio – Alessandro Degasperi, 2° con il tempo di 8h36′ – Marco Pignone della Riviera Triathlon 1992, porta a termine il suo IronMan.
L’IronMan di Nizza è stata la prima manifestazione a essere organizzata sulla Promenade a seguito dell’attentato di poco più di un anno fa. Quale miglior occasione di un evento sportivo con al via oltre 2000 atleti provenienti da tutto il mondo, per rispondere a un gesto così brutale. Quale miglior momento per ricordare che “lo sport deve essere patrimonio di tutti gli uomini e di tutte le classi sociali” (Pierre De Coubertin).
Ma torniamo al nostro Marco Pignone che ha preparato questa gara massacrante – 3,8 km di nuoto, 180 km di bici no draft, 42,195 km di corsa – facendo coincidere impegni familiari e lavorativi, comprensivi di un trasferimento e una ristrutturazione.
Prima frazione senza grandi difficoltà, chiusa in 1h07′. Seconda frazione impegnativa, l’IM di Nizza è famoso per il percorso ciclistico reso duro dal dislivello di circa 2000 mt, conclusa in 6h41′. Infine, la corsa: una maratona sulla Promenade, sotto il sole, al limite dell’estremo, con molti atleti che devono alzare bandiera bianca. Ma non Marco che, dopo altre 5h, conclude le sue fatiche in 13h 09’ 39”.