È durata due ore l’assemblea dei soci della Porto di Imperia Spa nella quale è stata votata all’unanimità la proposta di costituire una “new diligence” legale al fine di valutare se e verso chi intraprendere azioni legali per chiedere eventuali risarcimenti danni vista la negativa situazione finanziaria della società. Acquamare srl, Imperia Sviluppo spa e il Comune di Imperia hanno dato il loro assenso alla proposta annunciata nei giorni scorsi dall’amministratore unico Giuseppe Argirò.
All’ordine del giorno anche il provvedimento di sequestro preventivo avanzato dall’Agenzia delle Entrate, approvato dalla commissione tributaria provinciale ed effettuato in parte dagli ufficiali giudiziari del tribunale, per un ammontare di 130 milioni di euro. La misura cautelare è stata richiesta a seguito di presunte violazioni tributarie della Porto di Imperia S.P.A. per un valore pari a 142 milioni di euro relative agli esercizi 2007-2008-2009-2010. Si sarebbe quindi discusso sulla possibilità di aderire all’accertamento con adesione, ovvero, lo strumento messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate che permetterebbe di trovare un accordo garantendosi una significativa riduzione della somma ipoteticamente dovuta al Fisco.
Intercettato all’uscita da ImperiaPost il presidente di Acquamare srl Davide Franco ha detto al cronista: “Sulla proposta relativa all’azione di responsabilità ci siamo espressi positivamente. Le quote di Acquamare al Comune? Il più presto possibile, credo che il passaggio possa avvenire entro l’anno”.