24 Dicembre 2024 01:45

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IMPERIA. SVOLTA NELL’INCHIESTA SULLA MORTE DEL 19ENNE STEFANO BERTE’, C’E’ UN INDAGATO PER OMICIDIO COLPOSO/I DETTAGLI

In breve: Svolta nell'inchiesta sulla tragica morte del 19enne Stefano Bertè, avvenuta lo scorso 25 febbraio a causa di un terribile incidente stradale in viale Matteotti

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Svolta nell’inchiesta sulla tragica morte del 19enne Stefano Bertè, avvenuta lo scorso 25 febbraio a causa di un terribile incidente stradale in viale Matteotti. Il Magistrato titolare del fascicolo, Marco Zocco, ha infatti iscritto nel registro degli indagati un imprenditore locale, V.M., 80 anni, con l’accusa di omicidio colposo.

Il giovane, lo ricordiamo, si trovava in sella al proprio scooter, diretto verso Porto Maurizio, quando, per cause ancora in fase di accertamento, perse il controllo del mezzo, schiantandosi contro un camion parcheggiato a bordo strada. A seguito dell’impatto, il giovane cadde a terra, esanime, spirando poco dopo l’arrivo al Pronto Soccorso.

Il Pm Marco Zocco ha affidato a un tecnico specializzato, l’ing. Marco Sartini di Genova,  una perizia cinematica per fare chiarezza in particolare sulla posizione del camion al momento dell’impatto con la moto condotta da Stefano Bertè.

Dalle risultanze della perizia è emerso che il camion sporgeva di circa 80 cm, sulla destra, occupando così parte della carreggiata e rappresentando così un potenziale pericolo per gli utenti della strada.

Da qui la decisione di iscrivere nel registro degli indagati V.M., difeso dall’avvocato Giovanni Musso, con l’accusa di omicidio colposo.

“Non siamo d’accordo con la valutazione del perito –  commenta a ImperiaPost l’avvocato Giovanni MussoFaremo indagini investigative per dimostrare che il mezzo era parcheggiato da settimane nello stesso stallo, in quanto inutilizzato. Riteniamo che se davvero il camion avesse invaso parte della carreggiata, certamente qualcuno, visto il notevole afflusso di persone in Viale Matteotti, forze dell’ordine comprese, lo avrebbe segnalato.

Abbiamo inoltre testimonianze di persone transitate dal luogo dell’incidente nei giorni precedenti, secondo cui il camion era parcheggiato in maniera corretta, all’interno degli stalli.

In più, c’era comunque spazio per transitare sulla destra. Ritengo che il mio cliente non abbia alcuna responsabilità”.

“Le conclusioni del perito – dichiara Marco Bosio, legale della famiglia Bertè – non lasciano molti dubbi. E’ impossibile che il mezzo si sia spostato a seguito dell’impatto con la moto. La velocità, inoltre, non era particolarmente elevata. Il mezzo sporgeva di 80 cm, dunque per noi c’è una chiara responsabilità. Vedremo se il Pm, poi, deciderà di fare ulteriori accertamenti”.

 

 

 

 

 

 

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