Diano Marina. “Quella convenzione non sa da fare”. Colpo di scena in consiglio comunale nella città degli aranci sulla pratica relativa all’approvazione “dello schema d’atto convenzionale per la “Gestione associata del ciclo integrato dei rifiuti del bacino di affidamento del Golfo Dianese e Andorese”. L’amministrazione Chiappori ha deciso di votare contro lo schema, così come la minoranza consiliare, realizzato dal comune capofila Andora a seguito del parere negativo degli uffici tecnici ma non solo.
Infatti, la convenzione porrebbe il comune di Diano Marina e gli altri 10 presenti nell’ambito (San Bartolomeo al Mare, Diano Castello, Diano Arentino, Villa Faraldi, Diano San Pietro, Cervo, Cesio, Chiusanico, Stellanello e Testico) in una posizione di sudditanza nei confronti di Andora che avrebbe sempre e comunque l’ultima parola sulle decisioni assunte dalla conferenza dei sindaci. Una “postilla” inaccettabile per Chiappori & Co. che vogliono avere le “mani libere” o comunque che le decisioni, come quella su chi affidare l’appalto, sia presa a maggioranza senza alcuna necessità che sia ratificata da nessuno.
Ora le strade sono due: riunirsi nuovamente davanti ad un tavolo e cambiare la convenzione al fine di renderla meno Andora-centrica levando il diritto di veto al comune capofila oppure proseguire fino al 2020 con proroghe ad ATA (società pubblica del comune di Savona e di Vado Ligure che sta attualmente gestendo il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti) in attesa di subentrare nella società con l’acquisto delle quote sganciandosi dall’ambito territoriale.