Roberto Balbo, presidente del consiglio di amministrazione della Go Imperia (società del comune che gestisce gli approdi portuali di Oneglia e porto Maurizio) è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” a seguito del ritrovamento, da parte della Polizia Municipale e della Guardia Costiera, di “rifiuti” all’interno del magazzino, destinato ad ospitare eventi ricreativi, in particolare una discoteca, di rifiuti pericoli.
Balbo è stato convocato in Capitaneria di Porto la sera stessa del blitz interforze e già in quella sede gli sarebbe stato notificato l’avviso di garanzia in qualità di rappresentante legale della società. Il controllo, al quale ha partecipato anche dell’Arpal, ha permesso di rinvenire all’interno del magazzino, sito sul molo Pastorelli, oli esausti, latte con solventi, materassi, un’automobile guasta, uno scooter e numerosi documenti, tra cui anche recenti, del 2017, che dimostrerebbero un “coinvolgimento“ della Go Imperia.
Ad aggravare la posizione del dirigente il fatto che l’accesso al magazzino, finito nel mirino della Guardia Costiera, era precluso a chi non avesse la chiave, nelle disponibilità degli operatori della Go Imperia. Inoltre, uno dei dipendenti, sentito dagli inquirenti in qualità di persona informata sui fatti, avrebbe dichiarato di aver più volte segnalato la situazione in cui versava il magazzino sia ai curatori fallimentari che ai vertici della società presieduta dal commercialista imperiese.
Il magazzino, su disposizione del Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo, è stato posto sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria.