Seconda riunione, nei giorni scorsi, della Commissione Comunale di Controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo del Comune di Imperia, presieduta dall’Assessore Giuseppe De Bonis.
Dal confronto tra i dati relativi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) relativo all’inflazione italiana e quello di Imperia, è emersa la tendenza dell’indice imperiese a essere nella maggior parte dei mesi minore rispetto a quello nazionale.
Al riguardo si ipotizza che ciò sia dovuto al livello dei prezzi che, a Imperia come in altre poche città del Nord Italia, sono notoriamente più elevati rispetto al resto del paese, facendo si che l’aumento risulti percentualmente in misura minore.
“Sottolineo l’importanza di tale indice – dichiara l’Assessore De Bonis – per i suoi molteplici possibili utilizzi, ad esempio per adeguare periodicamente i valori monetari quali gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato, il cui importo viene ricalcolato in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi. In un simile contesto, se venisse utilizzato l’indice di Imperia rispetto a quello nazionale, le famiglie otterrebbero un maggiore risparmio proprio per il fatto che questo risulta essere tendenzialmente più basso“.
Per arrivare però a poter elaborare autonomamente l’indice, l’ISTAT richiede che venga data maggiore rilevanza a tale indagine, ad esempio riunendosi mensilmente per controllare l’attendibilità dei prezzi rilevati e assicurando una stabilità del personale preposto a tale indagine.
La Commissione, nel suo insieme, si è dimostrata disponibile in questo senso, accettando di incontrarsi il secondo venerdì di ogni mese mentre l’Assessore De Bonis ha garantito la continuità della rilevazione valutandone un eventuale potenziamento.
Già fissata la prossima riunione della Commissione, in programma venerdì 14 marzo p.v. presso la sala Commissioni del Comune di Imperia.