Prosegue nel pomeriggio il contro interrogatorio al Maresciallo Camplese e interviene poi, durante il processo l’avvocato Moroni per la difesa di Scullino e Prestileo.
“Parliamo della Marvon di cosa si tratta? E’ una cooperativa sociale alla quale si possono associare in prevalenza persone appartenenti a categorie sociali svantaggiate: ex detenuti, ex tossicodipendenti o persone con problematiche di salute. Lei ricorda se qualche congiunto degli attuali imputati abbia dei parenti portatori di handicap? Ricordo che Marcianò Vincenzo del ’48 ha una figlia. Allavena Omar? Mi ricordo in alcune conversazioni che è emerso questa cosa della figlia, ma non sono uscite. Non mi risulta che siano state assunte alla Marvon.
Ora vorrei arrivare alle intercettazioni che riguardano la conversazione con Prestileo, c’è una premessa per presentare la domanda. Incontro il direttore generale e voglio presentare la domanda per mia figlia per la Marvon e lui mi dice di presentare la richiesta al protocollo. Dalle intercettazioni c’è qualche indicazione su cosa fare? Perchè dire di portarlo al protocollo lo avrei detto anche io. Mi pare che non sia stato accertato. Mi sta dicendo che non si sa né sì né no? Non mi ricordo di questo accertamento.
Si passa poi a parlare della figura di Scullino e di ciò che si è trovato a casa del politico durante le indagini: “Si trova questo biglietto di tale Pesco Gino che avvisa Scullino di avere il telefono sotto controllo, avete accertato chi sia? No, credo sia un nome di fantasia. Perchè nel 2006 Scullino era stato indagato, ha una qualche rilevanza con la nostra udienza? Non credo. Risulta che Scullino aveva “scudato” delle somme che aveva portato all’estero. Come lo lega a questa indagine? L’ha messo in evidenza il pm perchè è stata acquisita la documentazione bancaria. Che lavoro fa Scullino? Vende cucine, è un commerciante. Potrebbe essere una spiegazione di questo scudo va beh…
A casa di Allavena avete trovato nell’agenda il numero di Scullino, cosa faceva di mestiere? Polizia locale di Vallecrosia. Il fratello di Allavena invece faceva il cancelliere a Ventimiglia. I rispettivi figli dei due Allavena sa che lavoro facessero? No.
Scarfò Michele, che ha ricevuto questo regalo di 300.000 lire al matrimonio che lavoro faceva? Revisore dei conti in Comune. Quindi ecco magari è per questo che ha fatto il regalo, avete visto se è andato al matrimonio? Non abbiamo fatto ocp, non le ho viste io. Parliamo poi del biglietto di auguri trovato nel ristorante “Le Volte” avrà notato che non c’è la firma del Sindaco, nemmeno un francobollo di spedizione è solo su carta intestata del Comune. Avete verificato se per prassi il Comune invia gli auguri a tutti gli esercizi? No. Avete fatto almeno delle verifiche sulla grafia, se è quella di Scullino? Le spiego sembra che ci siano degli impiegati che le fanno. Non abbiamo verificato
Sulla vicenda di Allavena Jason che vuole far assumere la moglie in Comune si rivolge a tale Giacovelli. Vi è risultata qualche pressione sul Sindaco? Non si passava dal Sindaco, non era il Comune di Ventimiglia, si passava tramite una cooperativa.